L'eredità alla colf, il giudice non ci crede di Guido Coppini

L'eredità alla colf, il giudice non ci crede L'eredità alla colf, il giudice non ci crede La moglie di un armatore genovese ha lasciato i suoi averi (22 miliardi) alla cameriera - Ma i parenti esclusi impugnano il testamento - Ora la donna è accusata di circonvenzione d'incapace GENOVA — Legittima ereditiera di una famiglia che ha servito fedelmente per anni, o abile mistificatrice? Corre su un crinale della giustizia 11 destino di Grazia Fresu, 52 anni, sarda: da una parte ci sono 22 miliardi del quali 12 in titoli e azioni custoditi in banca, dall'altra il carcere. La Fresu, comparsa ieri in tribunale, è stata denunciata da nipoti, cugini ed altri parenti di una coppia dì miliardari: l'armatore Gaetano Memore Barbagelata, tipico self-made man genovese, che nel periodo tra le due guerre, partendo da ragazzo di bottega, arrivò a possedere una flotta di 17 navi, e sua moglie Ermenegilda Brugniera. Alla loro morte, i molti congiunti convenuti dal notaio, per la lettura del testamento, hanno uno choc: la vedova dell'armatore (scomparsa nel 1984, diversi anni dopo il marito) ha lasciato tutto alla fedelissima colf, appunto la Fresu. Si scopre che il testamento, redatto nel novembre del 1978, ne ha annullato uno precedente, nel quale le Ingenti sostanze venivano ripartite fra i parenti, la Fresu e un istituto di suore. I congiunti esclusi impugnano il testamento e denunciano la domestica, che viene rinviata a giudizio per circonvenzione di incapace, furto, appropriazione indebita. Secondo i diseredati la colf avrebbe plagiato la ricca vedova (inabile, quasi cieca), inducendola a rifare il testamento a suo favore. Non solo. La Fresu, d'accordo con alcuni dei suoi 11 fratelli, avrebbe sottratto dall'appartamento dov'era al servizio quadri di grande valoie, 44 gioielli, una decina di pellicce. Intestati alla domestica, depositi bancari, titoli per mezzo miliardo, 300 chili d'argento chiusi nel caveau di una banca. L'accusa for¬ mula due ipotesi: o la signora Ermenegilda Brugniera era incapace di intendere e volere e quindi la colf avrebbe facilmente ottenuto d'essere la sola a godere del ricco lascito, oppure vi sarebbe stato un intervento esterno da parte dei fratelli della domestica. Ieri mattina Grazia Fresu ha risposto con sicurezza alle domande dei giudici. E' una donna minuta, acconciatura fresca di parrucchiere, tailleur a scacchi bianchi e neri, viso affilato. Gli eredi disconosciuti le hanno offerto una transazione, sulla base di qualche miliardo. >Una fortuna per una donna che ha sempre servito e la cui famiglia abita in un modesto alloggio di Ozieri. Lei ha sempre rifiutato. E' apparsa sicura di sé, niente affatto turbata dalla raffica di domande del presidente. Come spiega un lascito cosi insolito? -La signora Barbagelata — ha risposto la Fresu — diceva che ai suoi parenti, che si facevano vivi solo per chiedere soldi, aveva già dato fin troppo. Non voleva nemmeno più riceverli. Non era affatto minorata psichicamente, sapeva bene quel che faceva-. Il tribunale ha poi interrogato Francesco Fresu, uno dei fratelli dell'imputata. E' accusato di ricettazione: la sorella gli avrebbe consegnato 30 milioni, da lui convertiti in Bot. -Questi soldi — ha risposto — erano miei risparmi, li ho prelevati da un conto corrente per comprare titoli e farli fruttare di più. Mia sorella non mi ha mai dato una lira, se non gli importi necessari per pagare qualche bolletta e per qualche commissione da me fatta per conto della signora-. Tutti i beni sono sequestrati, in attesa della sentenza, prevista fra due settimane. Guido Coppini

Luoghi citati: Ozieri