Genscher, 81 diplomatico inaffondabile

Bush chiede a Mosca «una sola Germania» «Promettiamo che non verrà lesa la sicurezza sovietica» Bush chiede a Mosca «una sola Germania» «Possibili in futuro trattative sui missili di corto raggio» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — A dieci giorni dalla sua visita alla Nato di Bruxelles e a venti da quella di Gorbaciov a Bonn, Bush ha esposto per la prima volta la sua politica europea in una lunga intervista al Washington Times. Senza arrivare al disegno gorbacioviano di una «casa comune» per le due Europe, 11 Presidente ha detto di mirare a una graduale democratizzazione dell'Est europeo e di essere pronto -a rassicurare l'Urss che la sua sicurezza non verrà lesa». Ha aggiunto: -Amerei assistere all'unificazione delle Germanie... anche se non avrà luogo immediatamente». L'erede di Reagan ha prospettato anche nuove iniziative sul disarmo in Europa: -Forse è il momento di vedere come ritirare parte delle truppe americane e sovietiche, a patto che non si creino squilibri Nato-Patto di Varsavia». Ha adombrato inoltre un compromesso sulle armi nucleari tattiche con il cancelliere tedesco Kohl: «Non dico che non ci saranno mai trattative sulla loro riduzione, ma in questo momento i missili corti sono cruciali per l'equilibrio fra i due blocchi e la difesa dei nostri soldati in Europa». Il Presidente ha ribadito che gli Usa sosterranno la Nato al ritmo di 150 miliardi di dollari annui (quasi duecentomila miliardi di lire) sinché necessario, ma fornendo, in parallelo, un'altra assicurazione a Mosca: «Non deve temere un nostro attacco atomico, non c'è motivo per sferrarlo da parte nostra o degli alleati». A conclusione del riesame della politica estera americana, durato ben quattro mesi, il capo della superpotenza ha dunque consegnato a Bruxelles e a Mosca lo stesso messaggio: un preciso impegno di distensione ma anche un invito ammonitore alla prudenza. Ha ribadito che la strada da seguire è quella dei piccoli passi. -Non vogliamo che Gorbaciov fallisca, anzi gli auguriamo successo. Ma a quanti ci invitano a sbilanciarci rispondiamo che la politica si basa sui fatti, non sugli auspici». Bush ha liquidato come simbolica la riduzione unilaterale di 500 testate tattiche annunciata da Gorbaciov: •Negli ultimi anni noi ne abbiamo ritirate 2000». Ha quindi esortato l'Urss ad accelerare le riforme. n direttore del Washington Times, Arnaud de Borchgrave, intervistandolo ha chiesto al Presidente se ritenga possibile la finlandizzazione dell'Est europeo. «Esistono tendenze che potrebbero portare a una soluzione del genere ma ci sono anche limiti oltre i quali l'Urss potrebbe non andare» ha risposto Bush. «Non si può affrontare questo problema a un vertice con Gorbaciov come smantellamento del Patto di Varsavia... Spingendo un Paese comunista all'avventura potremmo finire con un'altra Ungheria '56». n Presidente si è congedato su una nota di ottimismo: •I colloqui di Baker con Gorbaciov e Shevardnadze a Mosca sono andati molto meglio di quanto giornali e radio-tv abbiano riferito». Ennio Carette