«Non basta una politica delle monete» di Emilio Pucci

«Non basta una politica delle monete» «Non basta una politica delle monete» DAL NOSTRO INVIATO VENEZIA — L'Europa è ormai attrezzata per fronteggiare qualsiasi tempesta valutaria. Il dollaro Impazza, ma il fatto non deve preoccupare più di tanto, perché il Coordinamento monetario europeo ha portato ad una sostanziale stabilità dei cambi. Un indubbio successo in vista del '93, ma non basta: per arrivare ad un reale mercato unico è necessaria anche un'armonizzazione delle politiche fiscali, un campo dove Invece 1 Paesi della Comunità continuano a procedere in ordine spàrso. Lo ha detto il ministro del Tesoro, Giuliano Amato, aprendo il convegno su banche ed Europa, organizzato da «La Stampa» e dal -Financial Times». Amato ha preso la parola ieri mattina, proprio quando le agenzie di stampa diffondevano 1 primi flash sulla nuova impennata del dollaro. Il ministro del Tesoro italiano non ha mostrato, però, eccessivi timori. «/I Coordinamento monetario europeo funziona. La stabilità dei cambi è un risultato reale, grazie alla progressiva collaborazione delle banche centrali ed al peso che ha in tutta Europa il timore dell'inflazione. C'è quindi una diffusa ritrosia ad utilizzare un riallineamento al ribasso». Ma la strada della completa integrazione monetaria è ancora lontana. Al prossimo vertice dei capi di governo e dei ministri del Tesoro della Cee che si terrà a Madrid si parlerà anche, ha detto Amato, della sterlina nella prospettiva di un suo ingresso nello Sme. Ma per centrare l'obiettivo si dovranno superare molte diffidenze e i governi dei vari Paesi dovranno saper mostrare uno spirito di com¬ prensione rispetto alle esigenze e alle difficoltà del partner. I prossimi passaggi potrebbero riguardare una •banda unica di oscillazione» per le monete europee. il ministro del Tesoro, conversando con il commentatore economico del 'Financial Times», Samuel Brittan, ha precisato che, secondo il direttore generale della Banca d'Italia, Rainer Masera, una 'banda di oscillazione compresa fra il 3 e il 3,5 per cento favorirebbe l'ingresso di Gran Bretagna e Spagna». A marcia spedita, dunque, verso l'unità europea? Niente affatto, ha ammonito Amato. C'è ancora molto da fare da oggi al '93. Sulla strada della completa Integrazione pesa infatti come un macigno il mancato coordinamento delle politiche fiscali. 'Una sorta di peccato originale che riguarda tutti, non solo l'Italia. In tutta Europa si devono ancora fare grandi passi in materia. Noi italiani siamo peccatori per il forte disavanzo pubblico, ma nel cuore dell'Europa esistono anche forti differenziali del tasso di sviluppo e problemi di squilibri commerciali». Lo sviluppo più armonico dell'Europa non è di conseguenza legato unicamente alla riduzione del disavanzo italiano. Ciascun Paese dovrà tener conto di quello che faranno gli altri, cosi come si è fatto in campo monetarlo ed è una questione, ha avvertito il ministro, di non facile soluzione. Qualche positiva novità potrà forse venire dal prossimo summit europeo di Madrid, anche se Amato non sembra farsi eccessive illusioni. «A fine giugno in Spagna mi aspetto semplicemente una presa d'atto del rapporto Delors, con un approfondimento delle soluzioni che propone e delle sue linee di condotta monetaria per il semestre successivo. Si parlerà sicuramente di politica fiscale e spero che si rafforzi il concetto di coordinamento: Alla riunione di Madrid, comunque, si dovrà chiarire un punto del rapporto Delors e cioè se l'esclusione del finanziamento monetarlo dei bilanci nazionali riguarda automaticamente tutti i Paesi in disavanzo come l'Italia. A giudizio di Amato, 1 Paesi in disavanzo dovrebbero avere la possibilità di ricorrere al mercato, in pratica, come fanno le aziende che «sconiano» i loro crediti in banca. -Il ricorso al mercato, sema dover necessariamente usufruire dei tassi d'interesse particolarmente favorevoli, servirà a regolarizzare i flussi di entrata e di spesa. E' un'opportunità da non scartare». Rispondendo alla domanda di un giornalista, il ministro del Tesoro s'è anche soffermato sull'equo canone: un nuovo congelamento degli aumenti, ha sostenuto, potrebbe essere utile (anche se non sarebbe l'unica misura) per una politica antinflazionista. Emilio Pucci

Persone citate: Delors, Giuliano Amato, Rainer Masera, Samuel Brittan