I Rothschild ritornano in Germania

L'America è una donna Rivista traccia il ritratto (con molte sorprese) del cittadino medio L'America è una donna DALLA REDAZIONE WASHINGTON — L'americano medio è una donna di 32 anni, sposata, con «quasi» due figli, 1,8 per l'esattezza, costantemente in sovrappeso e a dieta col 50 per cento di possibilità di divorziare. Non è proprio una Venere: alta 1,65, manca di due denti, porta le lenti a contatto e indossa abiti ampi. Sta abbastanza bene: possiede ben 10 carte di credito, un appartamento o una casa del valore di 84 mila dollari, 115 milioni di lire, naturalmente con mutuo, un'auto vecchiotta, 8 anni di media due TV, un videoregistratore, un maninacassette e una radio che tiene accesi 11 ore complessive al giorno. Lavora come impiegata facendo la pendolare dai sobborghi e guadagna un po' meno di 20 mila dollari annui, 28 milioni di lire. Questo ritratto è stato compilato dalla rivista American Demographics sulla base delle statistiche ufficiali sulla popolazione Usa. Ha fatto sensazione. Mezzo secolo fa, 1' americano medio infatti era un uomo di 29 anni, un operaio che viveva in città, con 3 figli. Che cosa è successo nel frattempo? Che il rapporto numerico uominidonne si è rovesciato, le donne oggi sono la maggioranza, il 51,2 per cento della popolazione; e che la mandopera femminile ha raggiunto ormal la metà di quella nazionale. Altri fattori importanti: si è prolungata la durata della vita, è aumentato il benessere, e via di seguito. Che tipo di donna è l'americano medio? Secondo American Demographics, non è certamente un'intellettuale. Blayne Cutler, 11 direttore della rivista, l'ha paragonata a Roseanne Barr, un'attrice comica televisiva corpulenta e sboccata, che impersona la moderna impiegata e casalinga in uno sceneggiato di successo. Questa signora non è laureata non è stata all'estero, è un po' razzista, dedica alle faccende domestiche 3 ore e mezzo al giorno, ma sa a mala pena cucinare — surgelati o precotti in genere — non tiene l'abitazione molto pulita e non educa i figli. Inoltre crede in Dio ma non va in chiesa, fa 7 telefonate al giorno, ha pochissimi risparmi, passa il tempo libero nei grandi magazzini o al cinema. Rispetto alla madre, ha una vita più facile ma più costosa e pericolosa Allevare un figlio le costa oltre 140 mila dollari, quasi 200 milioni di lire, nel corso degli anni cambierà casa 11 volte, e sarà 3 volte vittima di un crimine, dal furto all'aggressione. Rimarrà tuttavia nei confini dello Stato in cui è nata e dedicherà alla casa un terzo del reddito. Lo Stato non le dà molte strutture di supporto: gli asili nido soddisfano solo 1' 11 per cento della domanda, l'aspettativa per maternità è riconosciuta solo nel 3 per cento dei casi, l'assistenza malattie, pubblica o privata, le viene spesso negata. American Demographics non fa paragoni tra la condizione femminile e quella maschile negli Stati Uniti. Sebbene la donna sia assurta a simbolo dell'americano medio la realtà è che riceve ancora un trattamento peggio re dì quello dell' uomo. Di so llto, il suo salario o stipendio è i due terzi di quello del pari grado maschio; in casa il marito la aiuta poco: certe strade le sono precluse, come dimostra la sua scarsissima presenza al governo o in parlamento. Dall'inizio del secolo la donna america' n ha compiuto passi da gigante ma la parità dei sessi rimane lontana. I suoi progressi per di più sembrano aver contribuito alla crisi della famiglia: da tre anni, metà dei nuovi matrimoni finiscono con un divorzio.

Persone citate: American Demographics, Cutler, Roseanne Barr

Luoghi citati: America, Stati Uniti, Usa, Washington