Far giocare i ragazzi, che fatica!

Far giocare i ragazzi, che fatica! «Ca' nostra» organizza corsi per animatori di villaggi turistici e centri vacanze Far giocare i ragazzi, che fatica! L, ASSOCIAZIONE «Ca Nostra» in collaborazione con la cooperativa «Promozione e Professionalità» ha organizzato anche quest'anno un corso per animatori di centri vacanza e villaggi turistici. Finalità dell'iniziativa è dare una formazione professionale completa a tutti coloro che desiderano vivere l'esperienza di una vacanza con i ragazzi. Il corso è incentrato sul gioco e sul canto, strumenti pedagogici fondamentali per lo sviluppo della personalità degli adolescenti. «I ragazzi—spiega Piergiorgio Merlatti, organizzatore del corso — cantando e giocando in gruppo imparano a esprimersi spontaneamente, dando libero sfogo alla propria fantasia, e a vivere insieme con gli altri». L'operatore dei centri di vacanza deve saper scegliere il tipo di gioco che meglio risponde alle esigenze del bambino, in relazione all'età, luogo, bisogni e interessi. H corso comprende attività teoriche e pratiche: due incontri settimanali durante i quali i futuri animatori affrontano i problemi relativi all'organizzazione del centro-vacanza e come meglio gestirlo per adattarlo alle necessità dei piccoli ospiti. Ai partecipanti si insegnano materie quali la psicopedagogia e la psicologia infantile, la conoscenza caratteriologica del ragazzo e la comunicazione tra adulto e bambino. Sono previsti approfondimenti sul ruolo educativo svolto dall'animatore e sulle implicazioni psico-sociali. «Chi fa questo mestiere — aggiunge Merlatti — deve essere consapevole delle responsabilità che ha nei confronti degli adolescenti, conoscere le tecniche di lavoro per tenere un corretto comportamento con i bambini». Le lezioni, condotte da esperti di psicologia e da animatori dei centri-vacanza hanno per tema «Che cos'è l'animazione» e prevedono, oltre allo studio delle varie forme di attività espressive, l'analisi del comportamento del gruppo ospite in vacanza e l'atteggiamento dell'animatore. Le esercitazioni pratiche comprendono la realizzazione di canti e danze collettive, oltre alla messa in scena di spettacoli teatrali all'aperto. Se canti e giochi impegnano la maggior parte della giornata dei ragazzi, non manca neanche l'attività sportiva. Dice ancora Merlatti: «Lo sport fa bene alla salute ma è anche uno strumento di aggregazione. I ragazzi seguono con molto interesse le varie discipline sportive, dal calcio, al nuoto, dalla pallavolo al basket. L'animatore deve essere in grado di dare la necessaria preparazione fisico-sportiva». Tra le materie di insegnamento è previsto, inoltre, il «Come prestare i primi soccorsi», mentre una particolare attenzione i viene data all'osservazione della natura per sensibilizzare i giovani ai problemi dell'ambiente. Al termine del corso ai partecipanti (superato l'esame Anale) viene rilasciato un attestato di frequenza. Per informazioni e iscrizioni: Ca Nostra, via Pomba 14 bis, tel. S3.36.77. Stefania Caverzasi

Persone citate: Piergiorgio Merlatti, Stefania Caverzasi