«Oggi Alfred il grande è arrivato sulla Costa Azzurra...»

«Oggi Alfred il grande è arrivato sulla Costa Azzurra...» Alcune pagine dal diario che il regista teneva per i «Cahiers du Cinema» «Oggi Alfred il grande è arrivato sulla Costa Azzurra...» MARTEDÌ' 1° giugno. Ore 13.00. Accompagno Bazin e il suo pappagallo alle Gare de Lyon. Vanno a Tourrette-surLoup, vicino a Vence per tre mesi di riposo dopo le fatiche di San Paolo e di Cannes. Madame, Bebé e Pluto sono già per strada. Quanto al coccodrillo è stato affidato al Museo delle Colonie. Ore 21.00. Bunuel proietta per i suoi amici e per gli amici dei suoi amici uno dei suoi ultimi film. Le avventure di Robinson Crusoe in cui l'autore di El lavora per la prima volta con il colore. L'operatore è Alex Philips. Buono il film. Il technicolor eccellente. Mercoledì 2 giugno. Ore 18.00. Cocktail al Venderne per l'uscita di El. Mi annoio sempre a questo ge¬ nere di inaugurazioni dove ho l'impressione che siano tutti ubriachi... tranne me. Una cicciona tiene Bunuel per il collo e con suo grande imbarazzo grida ai presenti: «E' un genio, è un genio». In questo film c'è senza ombra di dubbio qualcosa di geniale: El, il cui motto sembra essere «la felicità degli sciocchi mi esaspera». Venerdì 4 giugno.Jacques Flaud annuncia il risultato delle recenti statistiche relative alla disaffezione degli spettatori cinematografici: 1 ) su 100 francesi, 64 vanno al cirema e 36 non ci vanno più. Dì questi, 30 andavano al cinema prima della guerra, mentre 6 non ci sono mai andati. 2) Su 100 francesi che vanno al cinema, 80 scelgono quel che vogliono andare a vedere. 3) Su 100 francesi che vanno al cinema, 80 ci vanno in compagnia — quanti tra questi in «piacevole compagnia»? — E' ciò che le statistiche nella loro rigorosa aritmetica non dicono. Devo confessare la mia indifferenza nei confronti di un simile bilancio che potrebbe parere pessimista. Ciò che posso dire è che Autant-Lara gira quattro film uno dopo l'altro. Becker due e Gance farà un film dopo dodici anni di silenzio, n colore sta prendendo piede. Vera o falsa che sia in questo momento la qualità paga, affermo dunque che tutto va per il meglio, nel migliore dei mondi cinematografici possibili. Sabato 5 giugno. Alfred il grande è arrivato sulla Costa Azzurra, dove tre giorni fa ha cominciato le riprese del suo nuovo film: Caccia al ladro con Cary Grant, Grace Kelly, Charles Vanel, Brigitte Auber, Roland Lasaffre, Georgette Anys, Jean Martinelli, Michel Piccoli, René Blancard, Jean Hebey, Dominique Davray e Gerard Burh. In Vistavision. Jean de Létraz è morto. Ho sempre pensato che avrebbe potuto essere il miglior sceneggiatore francese. Mi spiego meglio: le sue pièces erano sovente nauseanti, a volte basse e sempre volgari; il riso si bloccava in gola quando ci si andava e si usciva umiliati, delusi, ma la costruzione dell'intreccio, la concatenazione delle situazioni, in una parola il lavoro, erano irreprensibili. Sono convinto che rimaneggiate da lui le sceneggiature di Teresa Raquin, Les Orgueilleux, L'ora 4ella verità ecc.. sarebbero state meno gratuite, meno inutili. Io la penso così... Mercoledì 9 giugno. Appuntamento a mezzogiorno e mezzo con Rossellini all'Hotel Raphael. Lo aspetto al bar. Un quarto d'ora, mezz'ora, tre quarti d'ora. Eccolo che arriva con tutto il suo fascino. Chiacclùeriamo. Lo trovo amareggiato, un po' deprèsso per un'odiosa campagna di stampa che dura ormai da tre o quattro anni. «E' moralmente molto faticoso lavorare nel disprezzo», (dal Diario minimo pubblicato da Truffaut sui Cahiers du Cinema, n. 37, luglio '54)

Luoghi citati: Cannes, San Paolo, Tourrette-surloup