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Surbone, che sagoma Al Salto del Salmone fino al 13 maggio Surbone, che sagoma FUORI dai limiti ben delineati della classica tela dipinta, quadrata o rettangolare, Mario Surbone crea uno spazio con una nuova dimensione, cercando di spezzarne la costrittività tradizionale. Varie forme intagliate nel legno, preordinate, ognuna separatamente appesa, ma combaciante con l'altra, partono dal basso, articolandosi verso l'alto, come si vede appunto nell'«Aia», composizione dell'88, che prende tutto lo spazio della parete di fianco, entrando a destra nella sala espositiva del «Salto del Salmone» di via Bari 26. La tensione iniziale si libera con il congiungimento del secondo frammento al terzo per mezzo di un grande osso o articolazione (visibile e dipinto) che determina il dispiegarsi liberatorio di una grande ala. Oppure, come nei grandi tondi sulle altre pareti, l'ala, l'uccello o qualsivoglia cosa, si racchiude o s'infrange all'interno della geometria circolare, frastagliandosi. Ogni forma in legno è prima preparata su grandi fogli di carta, fissati al muro e chiamati da Surbone, ■■sinopie». Il disegno sciolto in volute quasi classiche, riportato sul legno subisce, s'intende, delle variazioni, viene ancora corretto nel momento dell'uso del mezzo meccani • co o dell'ispirazione del momento. Una preparazione lunga, dunque: la «sinopia», il lavoro di riporto con un lucido, il taglio delle sagome, l'accurata limatura, la ste¬ sura del colore ripetuta con varie velature sino ad ottenere una superficie sensibile e levigata di poche tonalità, dal bianco al rosa in contrasto con neribruni e qualche azzurro. Mario Surbone, nato a Treville Monferrato l'8 settembre 1932, vive e lavora a Torino in via Maria Vittoria 23, rifuggendo da una certa sfera mondana; nel ripensamento suggestivo di queste sue forme, opera isolato in una sua costante spiritualità. Alancia Debenedetti Mario Surbone, Associazione Culturale «Il Salto del Salmone» via Bari 26, fino al 13 maggio; orario 17-19,30; chiuso domenica e lunedì. I Mario Surbone