Fra le nuvole del Messico sulle ali della mountain bike

Fra le nuvole del Messico sulle ali della mountain bike Fra le nuvole del Messico sulle ali della mountain bike LA moda delle mountain-bike ha contagiato anche l'Italia. Nata come veicolo per pochi avventurosi che apprezzano l'evasione, specie se coniugata con l'impegno fisico, la nuova bicicletta dalle grandi ruote sta estendendo la propria influenza, fino a comprendere itinerari finora impensabili. Uno di questi potrebbe essere la «passeggiata» messicana San Miguel de AllendeMoroleon-Patzcuaro: in sella per otto tappe con un dislivello massimo di 2750 metri. E' una novità per l'Italia (a cura della «New Flymar» di Milano, tel.498.8291/2/3). Non certo per la Francia, la Germania e soprattutto gli Stati Uniti che l'hanno scoperta da tempo. Da anni, anzi, Washington costituisce il punto di partenza di una cicloturtstica tra States e Messico che ingloba nella parte finale anche l'itinerario che viene ora proposto anche agli italiani. La formula è studiata in modo tale da consentire un Impegno fisico inframmezzato da frequenti pause di riposo combinate con evasioni paesaggistlco-cultura11. Assistenza meccanica e ricambi sono assicurati da pulmini di appoggio, che hanno anche il compito di portare gli eventuali accompagnatori dei mountain-bikers o eventuali altri partecipanti al raid, meno propensi alla «mountain pedalata». Davanti e dietro la carovana (massimo di 35 partecipanti) vigilano gli agenti della polizia stradale messicana. La zona attraversata è notoriamente ricca di richiami dell'epoca coloniale e di attrattive paesaggistiche naturali. Ma anche il clima, non troppo caldo, né troppo freddo, ha contribuito al successo dell'itinerario. La prima partenza è programmata per 1118 giugno da Milano, con arrivo a Città del Mexico, naturalmente con la bici e il bagaglio appresso. Tre giorni «tradizionali» nella capitale, con visite guidate, escursioni e poi lo spostamento (In auto) verso San Miguel de Allende, pri¬ ma tappa del raid. Fondata nel 1540, San Miguel ha infatti l'invidiabile caratteristica di essere lei stessa monumento nazionale, come potrebbero essere da noi. Pompei o Ercolano. Proprio In considerazione della ricchezza dei luoghi, la prima tappa San MiguelGuanajuato, pochi chilometri si svolge in due giorni per consentire al partecipanti di guardarsi attorno. La vera partenza si può dire quindi avvenga solo al sesto giorno da Guanajuato, capitale dello stato federato omonimo (e per un solo mese addirittura dell'intero Messico, nel 1858), una città dalle viuzze tortuose e dagli edifici moreschi di epoca coloniale. A 5 km c'è anche una chiesa «La Valenciana», caratteristica per la facciata in pietra rosa. A 25 km. dalla città altra «chicca» per gli amanti di questo tipo di curiosità: il centro geografico del Messico, posto sul Cerro de Cubilete, meta della terza tappa nell'itinerario del mountainbiking, che mai come in questo caso, data l'altitudine (2750 metri) giustifica in pieno il nome e la funzione. Lasciata Morella (8° gior¬ no), coi suoi edifici rosa e il museo de Michoacan con i reperti dei «Taraschi», contemporanei degli aztechi, si costeggia il lago Patzcuaro, lungo 19 km., un bacino attorniato da vulcani spenti ricoperti di boschi. Caratteristiche le reti a farfalla usate dagli indiani che vivono sulle rive per andare a pesca. Una visita all'artigianato di Capula, l'escursione a Queretaro, dove venne fucilato Massimiano d'Asburgo ( 1867) e il blitz velocipedistico in terra messicana può dirsi praticamente concluso. Il ritorno a Milano è previsto il dodicesimo giorno, dopo aver riportato, col solito pulmino, armi bagagli (e bici) all'aeroporto di Città del Messico. Massimo Boccaletti

Persone citate: Asburgo, Boccaletti, Capula, Messico, Morella, Taraschi