Magia, eros e morte nel buio del Sud Africa di Claudio Gorlier

Magia, eros e morte nel buio del Sud Africa «Per ordini superiori», di Mike Nicol Magia, eros e morte nel buio del Sud Africa IN un villaggio di pescatori, collocato nel tempo quasi immobile non meno dello spazio, giunge Sylvester Nunes, Inviato da un governo a sua volta distante e anonimo. Nunes si sente investito della responsabilità di imporre l'ordine, il rispetto rigido della legge: si sente l'incarnazione assoluta e spietata del potere. Per tre anni il potere coinciderà con l'esercizio del terrore, fino alla morte tragica di Nunes, ultimo anello di una catena agghiacciante di altre morti. Ho fornito volutamente uno schema riduttivo di un romanzo complesso e percorso di mistero, Per ordini superiori di Mike Nicol, appena pubblicato da Leonardo nella intensa traduzione di Alessandra Caròla. Nicol, trentottenne, fa il giornalista in Sud Africa, dove è nato, e questo è il suo esordio in narrativa. La sua ascendenza inglese lo distingue, naturalmente, dai bianchi afrikaans, per i quali — ad esempio S. M. Coetzee — la scelta linguistica dell'inglese implica una presa di posizione non soltanto letteraria. Sussiste, però, una contiguità, se non una osmosi, di immaginario, una somiglianza di tracciato letterario e problematico. La letteratura, e in particolare la narrativa, dei bianchi sudafricani, dopo aver attraversato un periodo di realismo più o meno impegnato, di presa di coscienza del paesaggio naturale e umano, fatalmente segnato dall'incontro o dall'antagonismo etnico, sta avviandosi a una fase nella quale gli interrogativi, i dilemmi, le angosce, le paure, si sommano e si introiettano nel tessuto stesso del discorso. Nel capitano Nunes del romanzo di Nicol la paura e l'inquietudine appaiono speculari al suo senso autoritario e inflessibile. Egli sente che i pescatori, i sudditi del suo Stato microcosmo, gli nascondono dei segreti misteriosi, e vuole venirne a capo, ritenendo illusori amente che si tratti, forse, di un unico, risolutivo segreto. Di fatto, la comunità si presenta avvolta in una rete di segreti e di complicità, dal contrabbando notturno di diamanti alle pratiche magiche, alla violenza della lotta anche sanguinosa con gli elementi naturali, specie il mare, alla dimensione oscura dei rapporti. Nessuno stupore se l'ansia del potere si lega a una visione tormentosa dell'eros, che in Nunes acquista una valenza di re- pressa e obliqua incestuosità nei confronti della figlia Frieda. Egli è padre padrone così come era stato marito padrone, e quando, incoraggiata da lui, la figlia inizia e consuma un rapporto liberatoriamente erotico con un giovane pescatore, esplode nel capitano da un lato la gelosia, dall'altro l'odio per l'uomo razzialmente «misto», dal quale Frieda avrà un figlio irrimediabilmente meticcio: ecco un'altra costante radicata nella cultura o, se volete, nella sottocultura sudafricana, l'ossessione, cioè, del meticciato, tipico di tutte le società razziste. Da quel momento la storia, raccontata da Nicol avvalendosi della terza e poi della prima persona narrativa, esige che la conoscenza del mistero si trasformi in catastrofe che tutti coinvolge, la maga e il prete, i violenti e gli innocenti. Proprio Coetzee, in un lucido saggio, ha sottolineato il mito negativo di un'Africa senza Eldorado pur se ricca, senza rifugio pastorale, senza «topografia del sogno». Lo scrittore rimuove la ribollente scena metropolitana nelle sue conflittualità, ma si trova di fronte a un paesaggio «estraneo, impenetrabile». Per rappresentarlo e possibilmente esorcizzarlo deve inventare un linguaggio; se questa ricerca, in qualche modo metaforizzata nel personaggio di Nunes, diviene sopraffazione e violenza, il risultato non può che registrare la misura di un tragico fallimento, e lo scrittore provvederti a stendere i protocolli di una simile sconvolgente epifania. L'aspra favola di Nicol ne offre una esemplare sanzione. Claudio Gorlier Mike Nicol, «Per ordini superiori», Leonardo, 229 pagine, 26.000 lire. aaoj iciautu! Protesta unti-apartheid (foto di J. Parkin)

Luoghi citati: Africa, Sud Africa