Fogar viaggiare con il cuore

Fogar, viaggiare con il cuore Fogar, viaggiare con il cuore «Girando il mond Uno s'immagina che gli esploratori siano come Rambo: con quella fissità livida di chi ne ha viste tante ma ne è sempre uscito illeso; oppure che non sappiano rispettare la forma, truccati da macchine da guerra per vedersela nella giungla con animali feroci e tagliatori di teste. Ambrogio Fogar invece concede poco al personaggio dell'eroe della sopravvivenza: solo qualche vuoto sguardo di troppo forse infisso nella memoria di spaventose onde ostili durante terribili traversate oceaniche, o qualche sorriso ghiacciato sul ricordo d'una irraggiungibile banchisa polare. Adesso conduttore della fortunata trasmissione su Italia 1 'Jonathan- convince milioni di telespettatori con quella sua voce tenera e appassionata a seguirlo per impervi percorsi alla ricerca delle nostre ancestrali paure. Naturalmente Fogar ha vissuto avventure d'ogni tipo. Il suo curriculum, anche visto di corsa, impressiona chiunque: ripetute traversate oceaniche; giro del mondo in solitario (402 giorni); spedizioni scientifiche per mare fino a quel tragico naufragio dove perde la vita fulminato da una polmonite il suo compagno di viaggio, il o impari a capire le giornalista Mancini della Nazione; numerose altre spedizioni per terra e la famosa polemica sul raggiungimento del Polo col cagnone Armaduk. Anche un'accusa di plagio con successiva assoluzione per un suo libro di viaggi. Ma è soltanto chi fa che rischia di sbagliare di più. Lei Fogar dopo aver macinato tanto mondo si sente solo? «La vita appartiene a chi la recita'. E viaggiare, dica la verità, è servito al suo mondo interiore? "Sì. Impari a capire le tue vigliaccherie... i compromessi'. Lei è uno che s'innamora? «C'è bisogno sempre di consapevoli, eterne illusioni per correre-. Ha 47 anni: è tempo di bilanci. Quali sono le cose che avrebbe voluto e che invece non ha raggiunto? •Avrei voluto arrivare al Polo in quella famosa spedizione. Avrei voluto non naufragare. Insomma alcune cose le ho fatte e altre no-. Pensa d'aver ricevuto del male? •Ho avuto livore e invidia qualche volta intorno a me'. Ride facilmente? •Sghignazzo anche. Ho degli amici con i quali mi diverto come si fa con gli ami¬ tue vigliaccherìe, i compromessi. Dieci km Legge molto? "Abbastanza'. Ha fatto del bene? -Spero di su. E del male? "Non sono un litigioso anche se a volte ho impulsi di ci'. E si commuove anche? "Certamente: le mia capacità d'emozionarmi è sempre viva». Guarda la televisione? "Distrattamente'. km al giorno per te grande rabbia>. Ambrogio Fogar parla di sé come se si raccontasse a -Jonathan-. Possiede quel grande bisogno di farsi credere di chi ha vissuto nel mondo e deve poi spiegarlo in pochi minuti ad un refrattario ascoltatore che non si è mai mosso dalla sua casa del centro. Insiste sulle parole appena dette. Anche un poco d'enfasi per narrare di grandi radure nella regione dell'anima o di inaccessibili picchi in quella del cuore. Fogar parla parla ma si capisce che la sua vita è privatissima e tale deve restare. Che cosa serve a chi viaggia duro? "Non basta mettere un sasso al posto del cuore e andare. Ma qualche volta è necessario». Ma il cuore serve vero? -Il cuore è tutto: non è solo la pompa del sangue-. E' felice? "Come si fa ad usare questo termine? Sono soddisfatto. Ho avuto dei riconoscimenti ufficiali: mi hanno perfino promosso Commendatore della Repubblica'. Adesso è ricco? -Quanto, lo dichiara la mia denuncia di redditi: 160 milioni'. Qualche grave rimpianto? "Che l'amico Mancini non sia vivo. Ero riuscito a ricon¬ Tg ore 8: 9; 9,30; 10,30; 12; 13,30; 18; 20; 22,25; 24 14— Tennis: da Roma Internazionali d'Italia maschili 16,30 Bigi, il pomerìggio ragazzi con giochi, cartoni e novità. Il sabato dello Zecchino: finali del concorso 17,30 Parole e vita, le radici. Mose il patriarca. 4* puntata 18,05 Zuppa e noccioline, un viaggio attraverso l'America col cinema dei grandi comici 19,05 Santa Barbara, serial. 31° episodio 19,30 II libro, un amico. Informazioni sulle novità editoriali 19,40 Almanacco del giorno dopo, documenti 20,30 FILM • domo maledetto, di John Sturges, con Spencer Tracy, Ernest Borgnine, Lee Marvin, Robert Ryan, Anne Francis, Walter Brennan. Usa drammatico 1955 21,55 Linea diretta, di Enzo Biagi Approfondimento e dibattito su temi dell'attualità più stretta 22,35 Appuntamento al cinema 22,40 Cinema!, attualità: immagini, storie e protagonisti 23,25 Effetto notte, attualità. Conduce Vincenzo Mollica nermi in forma» segnarlo vivo ma poi non ce l'ha fatta. Aveva dieci anni più di me. Settantaquattro giorni in mare l'avevano sfinito, lo quando sono stato raccolto pesavo 41 chili". Adesso come fa a tenersi in forma? "Interessa?'. Chissà quanto a quelli del "survival'... -Corro per dieci chilometri almeno cinque giorni la settimana'. E il suo programma "Jonathan" come va? "Bene. L'indice d'ascolto della mia trasmssione la dice lungano?'. Valli a capire gli esploratori, sempre alla conquista dell'inespugnabile. Ambrogio Fogar la «dimensione avventura» per investigare nell'Uomo la possiede di sicuro. L'avete osservato bene quando ci racconta le umane vicissitudini nel mondo? Appare già incantato dalle immagini che stanno per andare in onda. Perché durante un ennesimo estenuante viaggio negli sperduti Paesi del «Tao», fra preziosi reperti, Fogar deve aver ritrovato il tesoro d'un pensiero: «L'uomo meschino rispetto al cielo è un uomo superiore fra gli uomini; l'uomo superiore fra gli uomini è un uomo meschino rispetto al cielo'. Nevio Boni

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