Due Americhe per Occhetto

Due Americhe per Occhetto Due Americhe per Occhetto DAL NOSTRO CORRISPONDENTE WASHINGTON — Due Americhe attendono Occhetto domani, alla prima visita di un segretario di un partito comunista europeo dopo quella dello spagnolo Carrilloner77. Un'America incuriosita, che avrebbe già ricevuto volentieri Berlinguer anni fa, quella dei leaders del Congresso e degli uomini di cultura. E un'America distante, quella del governo, che ha concesso sì il visto a Cicchetto, ma che ha precisato tramite il suo ambasciatore uscente a Roma, Rabb, che la sua politica nei confronti del pei non cambia. E' una dicotomia recente. L'America privata sta riesaminando il suo atteggiamento verso Gorbaciov e gli uomini che ne hanno anticipato le riforme come Occhetto, guardando già al postcomunismo. Quella ufficiale resta immutata e ribadisce il suo no alla partecipazione comunista al potere in un Paese della Nato, soprattutto in uno dell'importanza strategica dell'Italia. Per questo motivo, essa non avrà incontri formali col segretario del pei. Al Parlamento, che è controllato dai democratici, e tra gli intellettuali, Occhetto sarà ricevuto pertanto con interesse. A Washington, terrà una riunione riservata con la sottocommissione per l'Europa della Camera capeggiata da Hamilton, nonché colloqui con vari leaders, da Clayborne Peli della commissione Esteri del Senato a Sarbanes, uno dei più stretti collaboratori di Dukakis, il candidato democratico alla presi denza nell'88. Formalmente, le porte del governo Usa gli rimarranno invece chiuse, e a tutti i livelli: per esempio, sembra che non vedrà Mario Cuomo, il governatore italo americano di New York. Ma Occhetto verrà anche ricevuto dal senatore repubblicano Simpson, un uomo molto legato a Bush. Non è escluso inoltre che alla cena in onore del segretario del pei all'Ambasciata italiana partecipi altresì l'ambasciatore americano entrante a Roma, Secchia. Funzionari governativi di medio rango ascolteranno infine giovedì il suo intervento alla Carnegie Endowment for Peace. In maniera indiretta, il messaggio di Occhetto raggiungerà quindi la Casa Bianca e il dipartimento di Stato. Occhetto, che ha inserito nel suo programma conferenze anche a New York, consegnerà una sorta di documento programmatico al Council of Foreign Affaire, un influente organismo privato newyorkese, «un nuovo pei per una nuova sinistra europea', che riassume il principio di fondo della sua politica, e delinea la sua strategia anche nel contesto della situazione italiana. In questo modo, ha osservato il politologo Jack La Palombara, egli proporrà implicitamente alle due Americhe il suo partito come una possibile alternativa al psi — o come un suo possibile partner — alla guida della sinistra moderata in Italia Nella proposta, ha aggiunto La Palombara, si cela anche una sfida alla de, un richiamo al compromesso storico degli Anni Settanta. Al termine dei suoi cinque giorni negli Usa, Occhetto farà ritomo a Roma come un leader in ripresa, sebbene senza il placet ufficiale statunitense, e un interlocutore potenziale nel caso che in futuro cadano davvero le barriere Est-Ovest. n segretario del pei giunge negli Usa in un momento di particolare attenzione degli «opinion makers» e dei «policy makers», gli architetti della pubblica opinione e della politica governativa, per le sinistre europee e per i possibili sviluppi del gorbaciovismo. Mentre Berlinguer, se avesse mai messo piedi a Washington, sarebbe stato giudicato nel migliore dei casi un'anomalia nel cosmo comunista, Occhetto si presenta come uno dei fattori di un cambiamento ideologico in atto dall'Atlantico al Pacifico, attraverso l'Europa e l'Ae. c.