Craxi

Craxi Craxi no e alla de, il segretario socialista detta, comunque, le sue condizioni per una soluzione positiva del vertice: esigenza di un chiarimento intemo alla de ("i problemi sono lì (a Piazza del Gesù, ndr|: non è questione di affrontarli in modo più o meno moderato. Bisogna mettere a fuoco bene ciò che si può e si deve fare"); no, in questa fase, a leggi elettorali di alcun tipo; necessità e urgenza di uscire dall'impasse sulle riforme istituzionali («tZ sistema politico ha il fiato grosso. Funziona male-; perciò -occorre aumentare le occasioni popolari di partecipazione alla vita pubblica-); la posizione assunta da De Mita sul referendum propositivo è «urta novità molto importante'. In cambio, i socialisti non mostrano fretta di tornare a Palazzo Chigi. Tranquillizza no la de, assicurando Forlani che, se De Mita cade, alla presidenza del Consiglio po trebbe sedere benissimo un terzo democristiano. Il parti to del garofano non si scalda più di tanto per la sortita di Visentini al congresso pri di Rimini che rivendica una precedenza laica: «La mancata risposta di Craxi — dice Gianni De Michelis — è già una risposta'. Chi, perciò, dopo De Mita? Un governo De Mita bis? «Adesso siamo alle prese con quello che c'è — taglia corto Craxi — ed è quindi bene che esaurisca, ed ha già esaurito, come mi pare sia, in sostanza, questa sua fase». Andreotti? Il segretario so cialista non indica il pollice verso. "Con lui ho collaborato, per alcuni anni, in un contesto di lealtà. Il Belzebù è finito nei libri di storia-. i Mario Tortello

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