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«Quello sciopero resta» «Quello sciopero resta» L'on. Sassolino (pecesso dell'astension ROMA — Lo sciopero generale del 10 maggio, il ruolo dei partiti della sinistra nella definizione di un nuovo Stato sociale, la tutela dei diritti sindacali, una maggiore equità fiscale e la riforma del sistema sanitario: questi i temi toccati dall'on. Antonio Bassolino, responsabile dei problemi del lavoro del pei, in una intervista che uscirà sul prossimo numero del settimanale «Rinascita». •Il psi — dice Bassolino — non molti mesi fa aveva cominciato un discorso sulla questione del fisco, ma oggi non riesce a fare altrettanto su una questione egualmente cruciale come la Sanità. Negli anni scorsi, pur tra tante scélte a nostro avviso sbagliate, era riuscito in più occasioni a cogliere certi umo¬ sione quei settori della magistratura che, avendo prima voluto — o consentito — la sostanziale destrutturazione dei pool giudiziari incaricati di inchieste sulla mafia, strillano poi in ordine a supposte invasioni di campo da parte dell'Alto Commissario. Dimenticando che tali supposte (e non ancora dimostrate) invasioni, se davvero si fossero verificate sarebbero state obiettivamente sostenute proprio da quella destrutturazione. Gian Carlo Caselli i) spiega il suce del 10 maggio ri del paese. Oggi sembra non riuscirci più». •La questione dei ticket ad esempio — continua il rappresentante comunista — è indice di una reazione sociale che ha investito anche coloro che non ne erano colpiti direttamente. Ciò dimostra che lo Stato sociale non è una questione di assistenza ai poveri, ma un patrimonio che la civiltà contemporanea considera essenziale: •La lotta alla Fiat — sostiene poi Bassolino —, quella per un fisco più giusto e, infine, quella contro i ticket sono movimenti che non scompaiono. Ognuno di essi ha una sua specificità, ma è indubbio che dietro la riuscita degli scioperi alla Fiat ci sia l'importanza della battaglia sui diritti'. Il segretario de