Ustica radar spenti?

Ustica, radar spenti? Ustica, radar spenti? Secondo Falco Accame in atto «contromisure ROMA — L'ipotesi che al momento della tragedia di Ustica i radar della difesa aerea italiana fossero resi «non correttamente funzionanti' da "Contromisure elettroniche' messe in atto da altri Paesi, è stata avanzata ieri da Falco Accame, responsabile per i problemi militari di democrazia proletaria, il quale ha ricordato in una nota che proprio l'Italia ha prodotto e venduto in passato apparecchi da guerra elettronici "idonei a forare i nostri radar'. "L'aeronautica italiana — aggiunge Accame — si oppose a queste vendite'. Lo dimostra un documento dello stato maggiore aeronautico del 1975 e che l'esponente di democrazia proletaria cita. Ma queste vendite, sottoli¬ ri 'Mira Mare 19-4-89 N ESCLUSIVA A ORE 17.15 furono messe elettroniche» nea Accame, "avvennero lo stesso». Le ipotesi di Falco Accame vengono formulate all'indomani delle indiscrezioni giornalistiche sui contenuti della relazione, consegnata venerdì mattina al presidente del Consiglio De Mita, dalla commissione governativa sul disastro di Ustica, presieduta dall'ex presidente di Cassazione, Carlo Maria Pratis. Secondo queste indiscrezioni — che Pratis ieri non ha però voluto confermare, («in attesa che il Capo del governo renda ufficialmente noto l'esito del rapporto') — i sette saggi avrebbero ratificato nella loro relazione le gravi carenze del sistema radar della difesa aerea Italiana. Per ora i vertici dell'Aeronautica tacciono.

Persone citate: Accame, Carlo Maria Pratis, De Mita, Falco Accame, Mira Mare, Pratis

Luoghi citati: Italia, Roma, Ustica