Un po' più di ottimismo di Alberto Rapisarda

La stagione dei congressi pare non portare alla crisi La stagione dei congressi pare non portare alla crisi Un po' più di ottimismo Tutti si dicono blicani sosteng ROMA—No alla crisi, si alla "Verifica' sulla salute del governo subito. La maggior parte dei partiti che appoggiano il governo De Mita sembra proprio pensarla così. I nuvoloni di temporale che si erano addensati con l'intervento di Visentini al congresso repubblicano, si sono diradati con la controffensiva di La Malfa e Spadolini e con la relazione temporeggiatrice dì Craxi al congresso del psi. Ora di crisi non ne parla più nessuno. Alcune dichiarazioni di Craxi al programma «Mixer» in televisione, anticipate nel pomeriggio di ieri, avevano fatto credere che il segretario socialista avesse ancora quell'idea per la mente. Ma dopo due ore di vociferazioni, lo stesso Bettino Craxi ha provveduto a far diramare un breve comunicato per spiegare che non ha per nulla detto che si deve fare la crisi, ma di aver invece sostenuto: "Siamo in una fase in cui bisogna compiere una verifica accurata della situazione'. La discussione trasversale ai partiti di governo si è così spostata sui tempi della - verifica-. E bisogna dire che c'è una quasi unanimità perché questo appuntamento sia affrontato il più presto possibile. Uniche voci discordi sono quelle dei repubblicani. In particolare il presidente del Senato, Spadolini e il ministro dell'Industria Battaglia. Entrambi dicono di preferire una «verifica» dopo le elezioni europee che si terranno il 18 giugno. •La stagione dei congressi, dalla quale si temeva potesse uscire una definitiva destabilizzazione del quadro politico, sembra avviarsi alla conclusione aprendo qualche spiraglio di schiarita' ha rilevato il segretario liberale. Altissimo. E' quindi meglio approfittare di questo momento di requie per chiarire ■Francesco De Grego OGGI INTERVISTA I ALLE O o disponibili a discutere lo gono che sarebbe megli subito i rapporti tra alleati, evitando dì andare alle elezioni in ordine sparso, suggerisce Altissimo. De Mita ha già detto che per lui "Si può fare anche subito'. Il segretario del psdi, Cariglia. non ha preferenze ed ha lasciato la scelta al presidente del Consìglio. I socialisti, che ieri si erano innervositi perché la relazione del segretario Craxi era stata giudicata dai più •attendista' e •temporeggiatrice", hanno fatto sapere per bocca del vicesegretario Martelli che anche loro sono per una verifica subito: "Prima si fa e meglio è'. Il segretario della democrazia cristiana, Arnaldo Forlani, ha immediatamente confermato che per lui va benissimo anche subito ed ha assicurato che così si potrà ottenere «un più solido rapporto di collaborazione e di Ciriaco De Mita corresponsabilizzazione". Quest'ultima parola, in particolare, deve contenere un messaggio e una promessa per gli alleati più turbolenti. Proprio ieri Forlani si è incontrato con Craxi a Milano e, se aveva qualche idea per stato di salute o attendere le dell'esecutivo subit elezioni europee la testa, deve averla già comunicata al segretario del psi. "Craxi riconferma nella sua relazione la linea di fondo del rapporto di collaborazione tra la democrazia cristiana e il partito socialistaha concluso rassicurato Forlani. Sono parole che danno per scontata una tranquilla conclusione del congresso socialista. Anzi, lo danno già per concluso, escludendo che Craxi miri a provocare la caduta del governo subito, e tanto meno punti ad elezioni anticipate. Diffondendo cauto ottimismo, Forlani toglie così al congresso di Milano la suspense che i suoi organizzatori vorrebbero conservargli- Infastidito per l'abbraccio democristiano, l'on. Claudio Martelli ha replicato che "Forlani è sempre soddisfatto-. E a. chi ha scritto che Cra¬ o, solo i repub del 18 giugno xi non è parso certo decisionista con la sua relazione, ha replicato che "Craxi ha aperto il congresso, non lo ha chiuso». Per dire che ci può essere sempre qualche sorpresa alla fine, dopo il dibattito. In realtà Craxi sembra soprattutto preoccupato di non apparire agli elettori come uno che vuol buttar giù i governi, ben sapendo che la gente non apprezza i «crisaioli'. La difficoltà del segretario socialista è quella di voler dire che questo governo non gli sta più bene, senza però apparire un demolitore. Bisogna ormai attendere il dopo elezioni, per sentire dire a tutti quello che realmente pensano. Tutto dipende, come sempre, da come gli elettori distribuiranno i loro consensi. Alberto Rapisarda

Luoghi citati: Milano, Roma