Feystongal fa l'americano

Feystongal fa l'americano IPPICA Il trottatore indigeno batte otto stranieri Feystongal fa l'americano di ANGELO CONTI Un indigeno contro otto americani. Eppure Feystongal ce l'ha fatta, imponendosi a Montegiorgio nel Gran Premio San Paolo. Il successo del trottatore napoletano era nell'aria, anche se restava qualche incertezza sul suo completo recupero dopo la modesta prestazione nel Gran Premio Lotteria conseguente ad un brutto taglio su un garretto. Feystongal ha vinto alla maniera forte, con straordinaria autorità, dopo avere anche rimediato ad un breve errore. Cavallo di tempra fisica eccezionale, questo figlio di Keystone Spartan sì conferma la più bella realtà del nostro allevamento dopo Delfo: il suo curriculum parla di 56 corse con 23 vittorie ed un bottino di 1 miliardo e 600 milioni. Risultati ottenuti, spesso, con qualche ingenuità di troppo da parte del suo guidatore, Antonio Luongo. Un fattore che rende i limiti reali di Feystongal diffìcilmente definibili. Ieri la corsa ha visto la favoritissima Jefs Spice scattare al comando, prima controllata dallo stesso Feystongal, poi attaccata da Green Demon. Dopo 600 metri volaci in meno di 45', il maschio ne ha avuto abbastanza e si è messo da parte, lasciando strada al compagno di scuderia Keystone Gimlet che si è staccato in lotta con la coraggiosa battistrada. Un poco più indietro, intanto, Feystongal subiva un contrasto e rompeva brevemente. Gli ultimi 600 metri hanno visto la gran rincorsa dell'indigeno che ha acciuffato i due fuggitivi vincendo in retta con notevole sicurezza davanti ad Ajax Haleryd, venuto a precedere Keystone Gimlet, ancora terzo. In grave crisi, all'epilogo, Jefs Spice che ha pagato i duri attac- chi subiti lungo il percorso . Per Feystongal un 1.15.4 che in pista piccola rappresenta sempre un bell'andare. Il totalizzatore ha pagato 33 per il vincente, 26-31-27 per i piazzati, 276 per l'accoppiata e quasi 400 mila lire per la Trio. Intorno alla corsa la solita imponente cornice di folla marchigiana, da sempre appassionata di trotto. A Torino c'era la Gran Corsa Siepi. TI favorito Rackmaninov ha deluso, andando in piena crisi dopo aver condotto per 3/4 di gara al comando. Il successo è così andato a Coppery (O. Pacifici), una bella realtà del nostro ostacolismo, destinato certamente ad una stagione d'eccellenza. Il sauro ha respinto in lotta Big Dance, mentre più indietro è finito Acceglio, forse tardivo nella volata conclusiva. Totalizzatore: V 37, P 23,25 A 91. L'altra prova di cartello vedeva i puledri di 3 anni impegnati anch'essi sulle siepi. Crookston, reduce dal successo nel Premio Corona Ferrea a San Siro, ha ribadito la sua attitudine ai salti vincendo abbastanza autorevolmente sull'atteso francese Kourgan. Singolare la storia di Crookston che, in piano, non aveva mai vinto e che risulta invece imbattuto nelle corse in ostacoli. A Vinovo le altre corse sono state vinte da Backfire, Mr. Moore, Kalgoorlie, Meaufrey, Brin d'Or. h

Persone citate: Antonio Luongo, Brin, Green Demon, Moore, Spice

Luoghi citati: Acceglio, Coppery, Montegiorgio, San Paolo, Torino, Vinovo