Velasco boccia il regista Vullo

Velasco boccia il regista Vullo PALLAVOLO Nazionale vietata Velasco boccia il regista Vullo di GIORGIO BARBERIS La Panini pareggia il conto con la Maxicono (una partita vinta a testa nel play off di finale) e tutto sembra quadrare, nel rispetto delle previsioni. Ma in realtà problemi a Modena ne esistono e non da oggi. E soltanto la professionalità dei singoli nasconde per ora il bubbone destinato a creare polemiche il giorno dopo la conclusione delle finali-scudetto, quando cioè Julio Velasco, smessi i panni di tecnico della Panini, indosserà quelli di responsabile della nazionale italiana completando le convocazioni con i giocatori delle sue ex squadra e della Maxicono. n tecnico argentino, che probabilmente entro la fine dell'anno chiederà la cittadinanza italiana («Afi piacerebbe molto visto che qui mi trovo bene e conto di restarci per sempre-), anche se la cosa non è ancora ufficiale convocherà tre giocatori parmigiani (Bracci, Giani e Zorzi ) e altrettanti modenesi (Bernardi, Cantagalli e Lucchetta), lasciando a casa Bertoli e Vullo, ossia due cardini della Panini vincitrice degli ultimi tre scudetti e di questa finale. n peso delle due rinunce è però differente. Se per Bertoli infatti si tratta di una scelta di vita (a 30 anni non si sente di impegnare tutte l'estate per la maglia azzurra, trascurando la famiglia), per Vullo il discorso è legato ai dissapori tra tecnico e giocatore. Un anno fa. infatti, Velasco si rivolse a Vullo pressappoco in questi termini: 'Dove vuoi giocare la prossima stagione, regista o schiacciatore?-, mentre la Panini nel frattempo contattava Hedengard come possibile nuovo alzatore. Vullo ci rimase parecchio male, in quanto era una dichiarazione implicita di sfiducia. Spiegò che non intendeva cambiare ruolo, e da quel momento il rapporto tra lui e Velasco si è incrinato definitivamente. Entrambi, adesso, non vogliono creare «casi» e dunque si preparano a trovare motivazioni a quella che in realtà è una precisa scelta Dice Velasco: -Preferirei non parlare ancora di nazionale finché sono in cor¬ so le finali. Comunque per Vullo è da verificare quali siano le sue intenzioni Fabio sarebbe utile, è trai 20- ■ 25 giocatori che possono indossare la maglia azzur-1 ra. Tutti utili, ma nessuno indispensabile. Di lui, posso però dire che quando gli ho chiesto una dose aggiuntiva di allenamenti specifici, ha mostrato la più grande disponibilità'. Sono parole serene, che tuttavia dimostrano come la scelta sia già stata fatta. Come si può infatti tergiversare, quando il discorso riguarda un giocatore che ha qualità fisiche superiori a quelle di De Giorgi e tecniche maggiori dell'ancora inesperto Tofoli? Sentiamo l'altra parte in causa. -Lo scorso anno — ricorda Vullo — rinunciai alla nazionale per motivi precisi, oggi confesso che la maglia azzurra mi attira di nuovo. Ma è inutile pensarci: penso che non andrò, che non verrò neppure convocato. E questo indipendentemente dal fatto che Velasco, come professionista, lo stimo molto. Però non mi pare sia la stessa cosa da parte sua per me alzatore-. Vullo è dunque rassegnato e anche dispiaciuto ('Certo mi manca la nazionale come momento di crescita'), ma chi rischia di rimetterci, soprattutto, è proprio la squadra azzurra che, vista l'indisponibilità anche di Venturi a un discorso che lo impegni più di tanto, rischia di rabberciare una soluzione nel ruolo tutto sommato più delicato. Ed è un peccato visto che le ambizioni sono molte nella convinzione che non debbano essere solo i club a primeggiare in campo intemazionale, ma finalmente anche la nazionale. Nazionale che, quasi clandestinamente, nei giorni scorsi ha radunato a Modena per test atletici otto P.A. (sigla che sta per «probabili azzurri») e cioè Anastasi e Gardini (Sisley Treviso), Besozzi e De Giorgi (Eurostyle Montichiari), Fedi (Camst Bologna), Margutti (Conad Ravenna), Ma sciare Ili (Odeon Falconara) e Tofoli (Petrarca Padova), in attesa di completare l'organico e iniziare la sua preparazione.

Luoghi citati: Bologna, Modena, Montichiari, Ravenna