«Primo con due marce in meno»

«Primo con due marce in meno» Senza la prima e la seconda, Senna si regala ugualmente la vittoria «Primo con due marce in meno» «Ho faticato più del previsto per non far capire a Prost che ero in difficoltà» - II transalpino sorrìdente ammette: «Vittoria limpida la sua, è stato più bravo nei sorpassi» DAL NOSTRO INVIATO MONTECARLO — Ignari della spada di Damocle di una possibile squalifica che pendeva sulle lore teste, Ayrton Senna e Alain Prost hanno festeggiato a lungo ieri la vittoria ed il secondo posto. Il brasiliano, dimenticando tutti i protocolli, ha innaffiato di champagne dal podio l'intera famiglia regnante, il principe Ranieri, la figlia Carolina con il marito Stefano Casiraghi e figlioletto. Non ha risparmiato, tanta era la sua incontenibile gioia, neppure il presidente Balestre, il quale alla fine della baldoria si ripuliva sdegnosamente la giacca blu. I festeggiamenti sono poi continuati in serata nel palazzo sulla rocca di Montecarlo, dove si è celebrato il tradizionale Gran Gala. Ma prima Senna e Prost si sono sottoposti alle domande di rito, sorridenti e persino in apparenza riappacificati, tanto che si sono dati persino una stretta di mano. -E' stata una vittoria bella e sofferta — ha iniziato Ayrton — perché ho avuto non pochi problemi. Nei primi giri la mia vettura sembrava non essere ben bilanciata. Facevo fatica a tenere a bada Prost. Poi ci sono stati i sorpassi che mi hanno permesso di conquistare un bel vantaggio, ma ci sono stali altri guai. Prima si è rotta la prima marcia e dovevo fare le tre curve strette in seconda. Successivamente è saltata anche la seconda. Ed ho dovuto stringere i denti, adattarmi ad una guida terribile per non fare capire ad Alain che ero in difficoltà. Insomma sino alla fine è stata dura, tanto è vero che avevo dei terribili dolori e crampi ad una gamba-. 'Vincere a Montecarlo — ha continuato Senna — è sempre un bel traguardo, un soglio. Ma soprattutto mi conforta il fatto che la McLaren è andata bene e forte anche in un circuito lento. Questa è la dimostrazione che la gara di Rio de Janeiro dove aveva vinto la Ferrari aveva dato un risultato che non corrispondeva alla realtà-. Battuto ancora una volta (Senna in questo weekend ha collezionato la sua 32° pole position e la 16° vittoria). Alain Prost non ha cercato scuse. Ha detto subito: -Il mio compagno di squadra è sempre stato più aggressivo di me nei sorpassi. E credo che questo abbia fatto la differenza. Certo che il mio "amico" Arnoux me l'ha fatta grossa. Forse avrei potuto tenere il contatto con Senna. Però dopo qualche giro ho preso 20" alla curva del Portiere in una ammucchiata di vetture dove il cambio mi è finito in folle. Non era destino questa volta che potessi dare qualche fastidio in più ad Ayrton-. Senna ha anche rivelato che alla partenza aveva avuto parecchi dubbi. Fra l'altro aveva chiesto ai tecnici di far cambiare le molle posteriori, perché non era convinto di avere l'assetto giusto. Oppure è stata una mossa di pretattica per sorprendere il rivale-compagno di squadra? Poi però ha anche aggiunto: -Ad un certo punto potevamo filare quattro secondi al giro più forte, ma abbiamo voluto risparmiare i rischi-. Se ciò è vero le McLaren (che già ad Imola avevano doppiato tutte le altre vetture concorrenti e che qui si sono ripetute senza problemi), sono nuovamente su un altro pianeta. Ed i marziani Senna e Prost minacciano un altro campionato monocorde. Tanto più che l'onorevole ing. Osamu Goto, responsabile tecnico dei motori Honda, ha molto gentilmente detto: -E' stata una corsa perfetta anche se i birichini Senna e Prost hanno giralo più veloci dsl previsto. Malgrado questo non hanno consumato tutta la benzina che avevamo calcolalo di utilizzare-. Che bella notizia! Mai una volta che ci sia un cambio che si rompe definitivamente, un motore che fa i capricci. Se poi Senna riesce anche a vincere con due marce in meno, allora il signor Prost può anche cambiare squadra. c. eh. Alain Prost

Luoghi citati: Imola, Montecarlo