Senna-Prost, brivido a fine gara
Senna-Prost, brivido a fine gara FORMULA 1 - A Montecarlo le due McLaren rischiano di essere squalificate Senna-Prost, brivido a fine gara La verifica degli alettoni posteriori genera qualche sospetto, poi la sentenza: tutto regolare - Il brasiliano precede il francese - Terzo Modena In pista il pericolo si chiama Arnoux dal nostro inviato CRISTIANO CHIAVEGATO MONTECARLO — Una gara-camomilla, senza un sorpasso fra i primi, anzi decìsa almeno parzialmente dai doppiaggi. E risultato scontato: doppietta McLaren, successo di Senna su Prost. I brividi semmai sono arrivati nel dopo corsa, quando (come era già successo ad Imola per la vettura del brasiliano) alle verifiche tecniche i commissari si sono soffermati a lungo sull'alettone posteriore delle due monoposto inglesi. Una misurazione per vedere se le altezze erano regolari, una seconda, una terza. Qualcuno nel frattempo ha mandato a chiamare Ron Dennis, il manager del team, il quale è stato interrogato dagli uomini della Fisa. Lunghi conciliaboli, muso lungo di Dennis che aspettava fuori dalla porta. Un comunicato allarmante: -La classifica deve essere considerata provvisoria-. I commissari si sono riuniti in una saletta. Poi sono usciti ed hanno detto: -Tutto bene, tutto regolare'. Come siano arrivati a questa decisione alle 19,20. quando era passata più di un'ora dal termine della gara, dopo che il quadrante utilizzato per le misurazioni non era passato più volte sulla vettura perché l'alettone più alto impediva di mandarlo avanti è un bel mistero. A parte questo, non c'è stata neppure l'emozione di un capovolgimento di pronostico fra i due compagni di squadra. I quali dopo un duello iniziale hanno fatto corsa ognuno per conto proprio a distanza. La Ferrari è mancata (anche se le note non sono tutte negative), la Williams ha fatto solo un bell'inseguimento nelle retrovie. L'unica gioia è arrivata dai piloti italiani all'arrembaggio, giovani e anziani, con lo splendido terzo posto di Modena, il quarto del «fantino» Alex Caffi ed il quinto del ritrovato Michele Alboreto. Ora la classifica mondiale ha già una fisono mi a ben precisa: Senna con il suo secondo trionfo monegasco (già vinse nel Principato con la Lotus, due anni fa) ha appaiato il compagno di squadra in vetta alla classifica, a quota 18 punti. Ma in realtà il brasiliano è avvantaggiato, perché conta due vittorie contro tre secondi posti. E gli altri sono tutti ad inseguire. N^n parliamo neppure della graduatoria per marche, dove la McLaren è già lontana mille anni luce. La prova doveva essere disputata sulla distanza di 78 giri ma è stata accorciata di una tornata per una doppia partenza provocata da Warwick la cui Arrows è rimasta bloccata sulla griglia con il motore spento. I due via comunque sono stati entrambi perfetti, senza il minimo temuto incidente a St-Devote. Purtroppo la ripetizione della procedura è costata cara a Riccardo Patrese, il quale è rimasto fermo al momento di compiere il secondo giro di schieramento ed ha dovuto allinearsi al fondo del plotone, ultimo. In ogni caso la gara delle Williams sarebbe stata comunque ad inseguimento perché sia il padovano che il suo compagno di squadra Boutsen sono stati costretti a fermarsi ai box per cambiare gli alettoni posteriori triplani che si allentavano. Senna e Prost, in fila indiana, hanno così iniziato il loro modesto show. Ma il grande protagonista del 47° Gran Premio di Monaco, in realtà è stato il folletto René Arnoux. n francese non è stato mai considerato un pilota molto intelligente. Ed in più in questi ultimi anni non si è certo concentrato sulle corse, preferendo la bella vita. Ieri si è sublimato in una serie di scorrettezze da cartellino rosso che i commissari sportivi hanno punito con una semplice ammonizione scritta. In sostanza Arnoux ha deciso da solo la gara. Prima, al 21° giro, ha fatto il break fra Senna e Prost. Il brasiliano è stato lesto a doppiarlo, il francese è stato dietro parecchio, perdendo quel 6-7 secondi che hanno convinto il campione del mondo in carica ad attaccare a fondo, per conquistare quel margine di vantaggio enorme alla fine (52") con il quale si è preso una bella rivincita sulle polemiche di questi giorni. Prost fra l'altro, al 35° passaggio, intruppato in quattro vetture messe di traverso, ha perso altri 21". Lo stesso Arnoux ha poi provveduto a tenersi alle spalle con bellissimi zig-zag la Ferrari di Mansell che cercava di non farsi mollare dalle McLaren, ha urtato all'inizio la March di Capelli che a causa della botta è stato successivamente costretto al ritiro quando stava per centrare un ottimo sesto posto. La Ferrari ha addirittura il sospetto che le continue cambiate di Mansell alle spalle della Ligier abbiano provocato il guasto, peraltro elettronico, al cambio che ha obbligato l'inglese e mettersi mestamente da parte al 31° giro. Usciti di scena i possibili protagonisti (alle spalle della McLaren), sono giustamente venuti alla ribalta i leoni italiani: Modena, Caffi ed Alboreto. I primi due alla guida delle arrembanti Brabham e Dallara della Scuderia Italia, il terzo con la nuova Tyrrell progettata da Harwey Postlethwaite. Montecarlo. Senna controlla Prost nei primi giri della gara. Nel riquadro: la partenza
Luoghi citati: Imola, Modena, Montecarlo
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