Due rigori e la Cremonese passa

Due rigori e la Cremonese passa Battuto un Padova che ha rivelato un'estrema debolezza in fase offensiva Due rigori e la Cremonese passa Atterrato due volte Lombardo - Bivi ha messo a segno il primo, concesso generosamente dall'arbitro Felicani dopo che in avvio di gara aveva sorvolato su un fallo ben più netto - Cinello ha realizzato il secondo di GIORGIO MICHIEU CREMONA — Cremonese-Padova è stata la partita dei calci di rigore: due ne ha concessi l'arbitro, un terzo è stato ignorato dal direttore di gara anche se ai più è apparso di evidenza solare. Il primo episodio da rigore si è verificato all'inizio della partita (correva il 3') ed ha scatenato un putiferio di fischi durato alcuni minuti. Cinello ben lanciato in area e marcato da vicino da Pasqualetto è andato a terra e l'arbitro ha assegnato una punizione al Padova per simulazione di fallo. La gara è proseguita con una buona prevalenza tecnica della squadra grigiorossa che è andata tre volte vicina al gol (all'ir con Bivi lanciato da duello, al 20' quando Benevelli ha salvato di piede una pericolosissima incursione di Lombardo e al 35' quando i grigiorossi sono andati ad un soffio dalla marcatura con Cinello di testa) mentre la squadra veneta cercava di opporsi alle ficcanti manovre dei padroni di casa con un fitta trama di manovre a centrocampo senza riuscire però ad affondare efficacemente i propri colpi: tanto che il portiere cremonese Rampulla non veniva impegnato in una sola parata degna di questo nome in tutto il corso del primo tempo. Nel lungo recupero fatto giocare dall'arbitro dopo i regolamentari 45' di gioco è avvenuto l'episodio che ha lasciato perplessi un po' tutti innescando una vivace quanto composta reazione da parte dei tifosi padovani. Su un lungo cross dalla sinistra di Rizzardi la palla è giunta in area di rigore del Padova e Lombardo, contrastato da Piacentini, è finito a terra. Per l'arbitro, solo per il signor Felicani crediamo, vi erano gli estremi del rigore e lo specialista Bivi non se l'è fatto dire due vol¬ te: ha battuto Benevelli con un tiro sulla sinistra mentre il portiere avversario si gettava dalla parte opposta. Andata a riposo con una rete di vantaggio la Cremonese riteneva di avere più che meritato l'attivo, considerando il rigore di cui aveva beneficiato come una sorta di compensazione. Nella ripresa partivano all'attacco i padovani, inserendo Ciocci al posto di uno spento Bellemo, ma il potenziale offensivo del loro gioco rimaneva basso e una sola magrissima soddisfazione potevano prendersi i veneti: realizzare una rete al 58' con Simonlni a gioco fermo però, avendo l'arbitro fischiato la posizione irregolare dì due giocatori del Padova. Passava senza provocare effetti la sfuriata della squadra ospite e al 61' la Cremonese andava in gol per la seconda volta con Cinello, a conclusione di una bella azione Maspero-Bivi e rinvio di Da Re. A questo punto la partita non aveva più storia. Continuavano a contrattaccare per onore di firma i padovani, scoprendosi anche più del dovuto e consentendo alla Cremonese di rendersi molto pericolosa. In uno dei contropiedi favoriti dagli attacchi in forza dei padovani, la Cremonese veniva a trovarsi in condizione di aumentare il proprio vantaggio, avendo portato Lombardo solo davanti al portiere Benevelli. Pasqualetto lo sgambettava facendolo precipitare a terra e la concessione del rigore alla Cremonese appariva come decisione incontestabile. Sorprendeva la decisione di far battere la massima punizione a Cinello, invece che allo specialista Bivi, ma la perfetta esecuzione del numero 9 grigiorosso (un tiro secco e angolatissimo rasoterra sulla sinistra) metteva a tacere tutti.

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