Atalanta, una valanga sul Cesena

Atalanta, una valanga sul Cesena I romagnoli travolti nella ripresa, Mondonicò si sente quasi in Europa Atalanta, una valanga sul Cesena I nerazzurri subito in gol: prima (9') con Fortunato e poi (18') con un'autorete di Limido - Al 25' Traini accorcia le distanze - Dopo il riposo Madonna e Evair (due reti, una dal dischetto) completano la vendemmia di AMANZIO POSSENTI BERGAMO — L'Atalanta è la quinta forza del campionato, preceduta solo da Inter, Napoli, Juventus e Milan, le quattro «grandi». Un risultato di assoluto prestigio che ribadisce la qualità di un lungo impegno. , E tutto questo grazie al vistoso successo che i bergamaschi hanno conseguito contro un Cesena purtroppo apparso sempre più vicino alla probabile retrocessione. Per contro, l'Atalanta — quanto mal galvanizzata—si sente sempre più vicina alla Coppa Uefa, un traguardo ambizioso per una squadra provinciale. I nerazzurri hanno dominato in lungo e in largo, avendo accusato solo un modesto appannamento nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo, sul punteggio a favore di 2-1. Ma al rientro in campo, la carica è risuonata e i padroni di casa — sostenuti da Un pubblico meraviglioso — hanno ripreso il loro slancio vincente. ! L'Atalanta, seppur decimata dalle assenze, mette in campo una formazione ag guerrìta che sin dall'inizio dimostra di tenere con autorità il campo. Il Cesena, sorpreso dall'irruenza e dalla padro nanza di gioco espressa dai nerazzurri, non riesce fin dalle prime battute a far sentire il proprio peso nella metà campo atalantina, tanto che Ferron (si dice che il Milan gli abbia messo gli occhi addosso) resta a lungo inoperoso. L'Atalanta attacca con decisione: dopo 9' concretizza la superiorità con il gol di Fortunato che, in area, a due passi dal portiere Rossi, non trova difficoltà ad insaccare il pallone arrivatogli sui piedi dopo un batti e ribatti. Ottenuto il gol del vantaggio, i padroni di casa non tirano affatto 1 remi In barca, ma continuano ad esprimere il loro gioco, mentre il Cesena appare sempre più in difficoltà, incerto sia sul come fronteggiare, sia sul come superare la pressante manovra del lombardi. La conferma di questa incertezza cesenate si ha al 18' con l'autorete dell'«ex» di turno, Limido: il terzino ospite inganna involontariamente, con una deviazione, il portiere Rossi, pur piazzato per respingere un gran tiro di Nicolini. A questo punto si fa strada l'impressione che la squadra di casa possa concludere la partita con un punteggio tennistico. Tuttavia, al 25', ecco il ritorno di fiamma del Cesena che accorcia le distanze con un gol di Traini, il quale mette alle spalle di Ferron un pallone servitogli da Chierico al termine di una lunga galoppata iniziata a metà campo. La situazione pare sul punto di ribaltarsi, anche perché l'Atalanta sembra accusare un periodo di appannamento: Ferron, al 36', è costretto ad anticipare Agostini in area e, al 41', a respingere un colpo di testa ravvicinato ancora di Agostini. Ma la musica cambia nettamente nella ripresa: l'Atalanta torna a salire sul podio e si avvia al «gran finale» insaccando altre tre reti. Gli orobici giocano con assoluta facilità e si riversano continuamente nella metà campo bianconera. La terza rete al 52': l'azione prende le mosse da un intervento di Prandelli che, giunto in area, centra per Madonna; Rossi esita e l'attaccante ne approfitta per calciare in porta, beffando il portiere. La galoppata degli atalantini è implacabile e cosi arriva il quarto centro: autore il brasiliano Evair. tornato all'appuntamento con il gol. Il giocatore, con una delle sue tipiche «zampate», insacca alle spalle dell'incolpevole Rossi un bel passaggio di De Patre. Quattro minuti dopo, al 79', cinquina nerazzurra ancora a l e i . , a ad opera di Evair che stavolta trasforma un rigore decretato dall'arbitro per un fallo di mano — apparso del tutto inutile — di limido. E' il 5-1 che rilancia più che mai l'Atalanta non solo fra le squadre più forti del campionato, ma dentro la Coppa Uefa. Negli spogliatoi, pur sempre con il suo stile compassato, Mondonicò non nasconde la soddisfazione: 'Direi che abbiamo giocato una buo nissima partita, contro una squadra che aveva necessità di vincere per cercare di mi gliorare la propria posizio ne in classifica. Non nascondo che l'Uefa è il nostro tra guardo effettivo, ma bijogna continuare a rimanere con i piedi ben piantati per terra, essere insomma realisti». Bergamo. Evair anticipa un difensore romagnolo e segna la quarta rete dei nerazzurri (Tel.) 5-1 Atalanta: Ferron 7; Contratto 7, Pasciullo 6 (23' Di Cintlo 6); Fortunato 7, Prandelli 6 (71' De Patre sv), Progna 6; Bonaccia 6, Madonna 6, Evair 6, Nlcolini 7, Serioli 7. Allenatore: Mondonicò 7. Cesena: Rossi 5,5; Chiti 6, Limido 5,5; Bordon 5,5, Calcaterra 5,5, Jozic 6; Chierico 7, Piraccini 6, Agostini 6, Domini 5,5, Traini 5,5. Allenatore: Bigon6. Arbitro: Baldas 6. ReU: 9' Fortunato, 17' Limido (aut), 25' Traini, 61' Madonna, 75' Evair, 78'Evair (rig). Spettatori: paganti 9568, incasso di 135.586.000 lire; abbonati 8786, quota partita di 173.850.000 lire.

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