Quel duro cuore di zingaro

Quel duro cuore di zingaro Primo piano Quel duro cuore di zingaro TORINO — Aldo Serena, zingaro dal cuore di pietra, non ha pietà della Juventus, come non guarda in faccia a nessuna delle squadre in cui ha militato, nel suo girovagare da un capo all'altro dell'Italia prima di plantare le tende a Milano. Ieri ha consumato la sua vendetta di ex, segnando 1117° gol in campionato e rafforzando il primato nella classifica del cannonieri e tenendo a meno 2 il brasiliano C aree a, andato a bersaglio a Bologna. Uno stacco perentorio, un colpo di testa di rara precisione ed a Tacconi non è rimasto altro da fare che guardare il pallone toccare il palo e carambolare in rete. Quattro anni fa, quando giocava nel Torino, Serena fece perdere il posto a Tacconi per un'incornata decisiva ad un minuto dalla fine. Ieri il portiere bianconero era assolutamente Incolpevole. Anzi, aveva già negato a Serena il gol in apertura di gara, bloccando un tiro ravvicinato. Ma era scritto che il bomber di Montebelluna dovesse dargli un altro dispiacere. Dietro quella faccia di bravo ragazzo si cela un guerriero che non si tira mal indietro, che non offre l'altra guancia. Ha incassato, senza batter ciglio (anche perché la gomitata gli è arrivata sul labbro superiore) un colpo proibito di Bruno dopo appena 15". Vecchie ruggini tra l due lottatori. Bruno non era il suo diretto avversario ma, incrociando Serena sul suo cammino, come all'andata a San Siro, non ha resistito e D'Elia l'ha ammonito. Serena, non potendo farlo con Napoli, dimostratosi stopper correttissimo ed all'altezza della situazione (tranne che in occasione del gol), ha... infierito sul suo vecchio amico Tacconi, rovinandogli su una gamba. Ed è toccato a lui finire sul cartellino giallo dell'arbitro al quarto d'ora. Con i calzettoni arrotolati sulle caviglie, senza parastinchi, come usavano in passato Slvori e Corso ed oggi Vialli, Serena cala la mutria e sfida 1 calcioni dei difensori. Non sempre è lui ad avere la peggio. b.b.

Persone citate: Aldo Serena, D'elia, Vialli

Luoghi citati: Bologna, Italia, Milano, Montebelluna, Napoli, Torino