Israele dobermann con bombe contro guerriglieri di Gianni Bisio

Israele, dobermann con bombe contro guerriglieri L'esercito di Tel Aviv addestra i cani e li manda a snidare i nemici estremisti delFOlp Israele, dobermann con bombe contro guerriglieri Feroci dobermann, i classici cani da -difesa mordace-, con carichi di esplosivo assicurati sul dorso, collegati a detonatori radiocomandati, ammali addestrati ad essere inconsapevoli quanto ubbidienti kamikaze. Soldati a quattro zampe usati per attaccare, e snidare dai loro santuari, nel Libano, i guerriglieri dell'ala estremista dell'Olp. E' l'impiego, disumano e orribile, di un animale che, da amico dell'uomo, ne diviene sofisticata arma d'offesa, sacrificato in operazioni da commandos di uno degli eserciti più spregiudicati del mondo. Sono gli israeliani della brigata Dolan a praticare questo nuovo tipo di tattica di combattimento nei loro ratd contro i rifugi degli uomini del -Fronte popolare per la liberazione della Palestina - Comando generale(Fplp-Cg), gruppo di cui è leader quel] ' Ah med Jibril che considera Yasser Arafat, oggi l'uomo del dialogo, -un traditore- . E continua la lotta contro quelli che ritiene gli inva. sori della Palestina. L'impiego dei dobermann da combattimento, armati sia di ordigni esplosivi radiocomandati sia di bombe a gas irritante, già noto in passato attraverso notizie frammentarie, è stato rivelato ufficialmente all'indomani di un raid nel Libano, condotto lo scorso dicembre dalle forze di sicurezza israeliane. Lo nota il colonnello Edgard O'Ballance, analista militare britannico: «7n quell'attacco — ha spiegato — al¬ meno cinque cani da combattimento sono stati colpiti e uccisi dai difensori e due di essi, con ancora assicurati al corpo gli esplosivi e i cilindri di gas irritante, sono stati mostrati ai giornalisti'. Quella del dobermann, che prende il nome da Federico Luigi Dobermann, esattore delle imposte deciso a convincere (anche con i morsi del cane) i contribuenti più restii, è una razza creata in Turingia a metà del secolo scorso con vari incroci. Un portavoce del Fronte per la liberazione della Palestina ha detto: •/ cani sono stati addestrati per dare la caccia ai nostri combattenti nelle gallerie: quando lo ritengono utile, gli israeliani liberano il gas o fanno saltare l'esplosivo con radiocomandi, sia per costringere i nostri guerriglieri ad abbandonare i tunnel ed uscire allo scoperto, sia per annientarli nei nascondigli'. Nel raid della notte tra 1*8 e il 9 dicembre, gli incursori del Oolan hanno attaccato il quartier generale del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, sulle alture a 17 km a Sud Est di Beirut, presso il villaggio di Naame. Un centinaio di commandos, sbarcati sulla costa, nella notte hanno attaccato un villaggio fortificato, mandando in avanscoperta proprio i dobermann da combattimento. Ma qualcosa nelle comunicazioni non ha funzionato e la resistenza, sia da parte dei palestinesi che delle milizie druse che li appoggiano, è stata dura. Anche i cinque cani hanno fallito e il reparto israeliano si è dovuto ritirare. Secondo i palestinesi, i dobermann vengono addestrati a penetrare nelle parti più interne dei loro insediamenti, in modo da portare cariche di esplosivo nei punti chiave. Poi vengono immolati al segnale di un radiocomando. Non è la prima volta che vengono usati cani in battaglia: già 1 romani impiegarono mastini addestrati, armati con collari irti di lame affilate per ferire alle gambe gli avversari. Napoleone li usò ad Alessandria d'Egitto. Ma fu durante la seconda guerra mondiale che il cane ebbe il suo sviluppo maggiore nelle operazioni belliche. Al momento dell'entrata nel conflitto degli Stati Uniti i tedeschi avevano già addestrato nel loro centro di Francoforte 200 mila cani da battaglia: molti diventarono i feroci strumenti delle SS. Anche i sovietici ne usarono decine di migliaia. Il K-9, reparto cinofilo dell'esercito americano, impiegò 10 mila cani di 32 razze diverse durante il conflitto: ci furono sentinelle, guide, anche portaordini a quattro zampe. Soprattutto i marines li usarono, creando un apposito plotone che operò poi sia in Corea sia nel Vietnam. Ma mai furono usati come cani-bomba. Secondo uno specialista, un pastore tedesco, rispetto ad un soldato, è 20 volte più efficiente per la vista, 40 per l'udito. Senza contare il fiuto. Oggi ci sono più di 2 mila cani che lavorano nell'esercito Usa, tutti addestrati nella base di Lackland, nel Texas, dove operano 70 istruttori che ne preparano 600 all'anno. Ma i cani non sono gli unici animali combattenti: oltre ai delfini, addestrati dalla Marina Usa per le operazioni di penetrazione e di ricerca, in Germania ci sono 900 «oc/te di Schuchmann- impiegate a guardia di alcune installazioni militari. Il loro senso di possesso del territorio viene sfruttato per farne sentinelle attente. Nulla di nuovo sotto il sole, se si pensa che, nel 387 prima di Cristo, furono proprio le oche a salvare il Campidoglio. Nel secolo dell'elettronica, lo sgraziato verso di questo animale può ancora concorrere, in efficienza, con transistor e sensori. Gianni Bisio

Persone citate: Dolan, Edgard O'ballance, Federico Luigi Dobermann, Jibril, Yasser Arafat