I Dodici della Cee decretano «Mozart musicista europeo» di Armando Caruso

I Dodici della Cee decretano «Mozart musicista europeo» I Dodici della Cee decretano «Mozart musicista europeo» Accolto un progetto italiano per una serie di concerti in tutto il continente ne, Praga, Milano, Roma, Napoli, Monaco, Linz, Mannheim, Augusta, Bruxelles, Amsterdam, Strasburgo, Zurigo. Città che hanno progettato per il bicentenario della morte di Mozart (1791-1991) festival, convegni, conferenze, dibattiti, concorsi internazionali, e che ora hanno accettato l'idea italiana: far convergere in un unico grande filone musicale le iniziative delle singole nazioni. Un avvenimento quello del bicentenario che ha una singolare coincidenza, quasi un'ideale anticipazione mozartiana: abolire le barriere, rendere libera la circolazione DALL'INVIATO PADOVA — L'Europa musicale s'è riunita a Padova: nel nome di Mozart. Ieri mattina, nella splendida Sala dei Giganti del «Liviano», fatta costruire da Francesco Carrara nel 1300, su suggerimento del Petrarca, i dodici Paesi della Cee hanno consacrato «Mozart musicista europeo» e fatto loro il progetto italiano ideato dall'ex direttore della Fenice di Venezia, Italo Gomez. Un'iniziativa unica nella sua complessa articolazione, alla quale Gomez lavora da tre anni e che oggi, con la sigla dell'accordo, si concretizza, grazie alla partecipazione del Cidim (Comitato italiano nazionale musica), del ministero Turismo e Spettacolo e del Consiglio d'Europa che finanziariamente la sorreggono. Mozart viaggiò a lungo in Italia, amò la nostra lingua, si nutrì della cultura italiana. Oggi l'Italia rende omaggio al grande compositore di Salisburgo, restituendolo all'Europa con un progetto che però non si sarebbe potuto realizzare, se non ci fosse stata la totale partecipazione di tutte le città europee che ospitarono Mozart nella sua breve esistenza: Londra, Parigi, Salisburgo, Vienna, Lio¬ delle idee e della cultura. Mozart con la sua musica immortale vi riuscì due secoli fa. n viaggio di «Mozart musicista europeo» comincerà il 26 settembre, di quest'anno proprio a Padova e si concluderà, dopo aver attraversato l'Europa intera, il 5 dicembre 1991 a Roma. Un itinerario affascinante che prenderà l'avvio dalla Basilica del Santo: dove nel 1771 un gruppo di musicisti ordinò al giovane Mozart «La Betulia liberata» su testo del Metastasio. Diciassette i «concerti circuito» italiani con artisti giovani ma già affermati nel mondo che toccheranno tutte le città visitate da Mozart: Milano, Torino (dove il musicista assistette alla prima di «Annibale in Torino» che andò in scena al Regio nel gennaio del 1771 e dove manifestazioni artistiche si progettano a cura dell'associazione «Dimore storiche»), Mantova, Cremona, Varese, Lodi, Roma e Loreto (per «Mozart e il cattolicesimo»), Parigi (per «Illuminismo e massoneria» in collaborazione con Bruxelles), Praga (dove il compositore scrisse il «Don Giovanni» e «La clemenza di Tito», opere che saranno rappresentate nel restaurato Teatro). Che Mozart rappresenti un momento importante della storia d'Europa lo dimostra il fatto che ieri i rappresentanti delle due Berlino hanno presentato un progetto mozartiano comune. Berlino Est e Berlino Ovest insieme, tra gli applausi dei partecipanti alla conferenza stampa Nell'ambito del «Mozart musicista europeo» ci sarà infine un concorso di voci mozartiane che inizierà nel giugno del '90 e coinvolgerà cinque città: Venezia, Praga, Monaco di Baviera (grazie alla personale partecipazione di Sawallisch), Vienna e Parigi dóve si concluderà nel luglio dello stesso anno. Al concorso internazionale prenderanno parte anche i cantanti degli Stati Uniti. Gli artisti sì esibiranno in concerto a Roma il 6 luglio del '90, due giorni dopo la finale dei Mondiali di calcio. Quanto costerà il «Mozart europeo»? Quattro o cinque miliardi, una cifra per ora non identificabile ma distribuita equamente per ogni nazione. Ed è questo l'aspetto finanziariamente importante che porterà verso la costituzione di un Fondo unico europeo per le arti e la cultura. Armando Caruso