Il miele che viene dal freddo di Gianfranco Quaglia
Il miele che viene dal freddo Insidiato da due nemici il prodotto degli alveari italiani Il miele che viene dal freddo L'import dai Paesi dell'Est è stato liberalizzato e ora molti vasetti entrano in Italia con falsi marchi di Paesi comunitari - Non ancora battuto il parassita-killer delle api TORINO — Le api italiane hanno due nemici: l'importazione e la •• varroa», il parassita-killer delle api che praticamente risparmia pochissimi alveari. L'uno e l'altro stanno creando seri problemi ai circa 70 mila apicoltori sparsi in pianura, collina e montagna. Una parte di questi, diecimila, é composta da professionisti e il miele rappresenta l'unico guadagno delle loro aziende agricole. Il volume d'affari non è trascurabile: circa 25-30 miliardi. Una cifra alla quale occorre aggiungere molti zeri, se si considera anche l'indotto in agricoltura dovuto al lavoro di impollinazione. Negli ultimi anni, favoriti anche dalla tendenza dei consumatori, alcuni allevatori di api sono diventati veri imprenditori di un settore che manca ancora di normative precise per difendere il «made in Italy». E i loro sforzi sono minacciati dalla concorrenza straniera: da tutto il mondo arriva nel nostro Paese miele a prezzi inferiori rispetto a quello italiano. Una recente normativa Cee ha peggiorato la situazione. La Comunità europea ha infatti liberalizzato l'import dai Paesi dell'Est. Che cosa significa? Lo spiega il professor Franco Marletto, docente di apicoltura all'Università di Torino: «7n passato c'era un contingentamento e le partite di miele importate erano sottoposte a limitazioni. Non solo: occorreva di volta in volta un'autorizzazione ministeriale. Adesso tutta questa prassi è superata da un meccanismo più snello che però facilita una concorrenza sleale e comporta un mancato controllo della qualità». Nell'ambito Cee, Germania e Olanda sono i Paesi principali importatori di prodotto che arriva dall'Est europeo (Ungheria, Urss, Romania) ma anche dalla Cina. Aggiunge Marletto: 'Molto di questo miele viene riciclato dai produttori tedeschi e olandesi e rivenduto in Italia come prodotto fatto in Germania e Olanda. Questo procedimento favorisce confusione che va a scapito del miele italiano, valutato da tutti come uno dei migliori del mondo ma non sufficientemente tutelato». In Italia l'ultima produzione è dì 80 mila quintali (inferiore rispetto alle previsioni che ne davano circa 100 mila) e risponde al 60 per cento del fabbisogno. La differenza è coperta dall'importazione ma — sostengono i nostri apicoltori — non regge il confronto con quello italiano in fatto di qualità. Sull'altro fronte gli apicoltori stanno combattendo la «varroa-, il parassita che, partito dall'isola di Sumatra, si è diffuso intuttoilmondoe sta falcidiando gli alveari. Combattuto fino a ieri con le armi della chimica che mette a disposizione antiaparassitari, oggi si cercano altre strade. Proprio all'Università di Torino si sta lavorando in questo senso, l'alternativa è la lotta biologica e il professor Marletto sta lavorando in questa direzione. E la Federazione italiana degli apicoltori, con un contributo Cee, ha iniziato una campagna contro il killer degli alveari. Fra le iniziative una videocassetta di divulgazione scientifica per meglio far conoscere il pericolo rappresentato alla varroa e le tecniche per combatterla. Gianfranco Quaglia
Persone citate: Franco Marletto, Marletto
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non si mangia il gelato in boutique
- Particolare significato oggi nelle celebrazioni del 25 aprile
- Le posizioni dei partiti per il divorzio
- Divorzio e governo
- Nascita di Marconi
- Come trattare sul divorzio
- A «Lascia o raddoppia?» il primo campione?
- ANDREOTTI PROPONE IL MONOCOLORE DC ANCHE SENZA APPOGGI
- Totti nemmeno convocato, Bobo Ú in dubbio
- Grazie Juve, grazie Brady
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- Tre domande a Capanna
- Ticino, la minaccia è svizzera
- Internet, istruzioni per l'uso
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- un po'di fantascienza
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Non si mangia il gelato in boutique
- Particolare significato oggi nelle celebrazioni del 25 aprile
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Grazie Juve, grazie Brady
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy