E' di un imprenditore rapito il corpo bruciato nella cava di Salvatore Gentile

E' di un imprenditore rapito il corpo bruciato nella cava L'uomo era stato sequestrato la settimana scorsa vicino a Lecce E' di un imprenditore rapito il corpo bruciato nella cava II cadavere è stato riconosciuto dai parenti - Forse è una vendetta della malavita DAL NOSTRO CORRISPONDENTE LECCE — n cadavere era in una cava abbandonata: i rapitori hanno ucciso l'uomo a colpi di pistola, poi l'hanno bruciato e nascosto In un sacco. Il riconoscimento sembrava impossibile, finché i parenti della vittima non hanno notato un anello con 10 stemma di famiglia. «Si, è Marcello». Così si è concluso 11 dramma dell'Imprenditore Marcello Greco, 53 anni, di Lecce, scomparso la notte tra il 4 e il 5 maggio. Ma il giallo resta: è stato rapito e ucciso, nessuno sa perché. Porse i banditi volevano un riscatto, forse cercavano vendetta per uno «sgarbo». Marcello Greco era un personaggio molto conosciuto a Lecce. Con il fratello Alberto possedeva il teatro Politeama, dove ogni anno si tiene una stagione lirica. Già all'indomani della scomparsa i familiari temevano per la sua vita. I presunti rapitori non si erano fatti vivi. Poi, venerdì pomeriggio, il ritrovamento di quei resti carbonizzati, in una vecchia miniera del Salento. Ieri il sostituto procuratore della Repubblica, Elio Romano, che conduce l'inchiesta, ha sciolto ogni dubbio. Il cadavere è quello di Marcello Greco. Altri particolari sono arrivati dall'autopsia. Secondo le prime indiscrezioni, l'imprenditore è stato ucciso con quattro colpi di pistola: due alla testa, uno all'emitorace destro e l'ultimo all'altezza del fegato. Poi il corpo è stato chiuso in un sacco, cosparso di benzina e bruciato. I parenti hanno riconosciuto prima l'anello che recava inciso lo stemma di famiglia; poi una scarpa, un brandello del gilet color granata. Gli indizi sono venuti alla luce uno ad uno, fino al riconoscimento ufficiale. L'imprenditore era stato rapito la notte sul 5 maggio, poco dopo le due, mentre rientrava a Galatina, il paese dove abitava, a una ventina di chilometri da Lecce. Non era stato un sequestro difficile. Pochi chilometri prima dell'aeroporto militare, a bordo di una Fiat Uno rubata il giorno prima i banditi avevano sorpassato la vecchia «600» sulla quale viaggiava Greco. "Per dare meno all'occhio-, ri- spondeva l'impresario agli amici che gli chiedevano perché usasse un'auto così vecchia. Dopo il sorpasso i rapitori avevano fermato di colpo la loro Uno, tagliando la strada a Greco. Dalla vettura erano scesi alcuni uomini armati e mascherati, probabilmente tre, che avevano portato via l'imprenditore. Uno dei banditi aveva condotto la vecchia «600» dietro una masseria abbandonata e l'aveva bruciata. Poi il gruppo sì era ricomposto: data alle fiamme anche la Uno rubata, si era allontanato con un'altra auto. Da quel momento si sono perse tutte le tracce di Greco e dei suoi rapitori. I familiari hanno ricevuto molte telefonate di solidarietà. Ma dei rapitori nessun segnale. Così, almeno, i Greco hanno raccontato ai giornalisti, ai quali è stato chiesto U silenzio stampa. In un primo tempo la situazione economica della famiglia ha fatto pensare ad un colpo dell'Anonima sequestri. Oltre al teatro, i due fratelli Greco erano proprietari di una finanziaria, una banca in Calabria, un'azienda per la vendita di carburanti e vaste tenute agricole. Gli inquirenti hanno setacciato gli ambienti della malavita locale, ma senza esito. Finché un contadino ha trovato il corpo nella cava «La Comula», a metà strada tra Copertóio e Nardo, a pochi chilometri dal luogo del rapimento. Ora le ipotesi sono numerose. Secondo l'autopsia la morte risale a molti giorni fa, forse addirittura alla notte in cui Greco fu rapito. Una vendetta per un prestito negato? La punizione per non aver voluto finanziare qualche operazione poco «pulita-? Oppure l'imprenditore aveva riconosciuto i rapitori che quindi hanno deciso di eliminarlo? Per ora gli interrogativi che il magistrato si pone restano senza riposta. Salvatore Gentile

Persone citate: Elio Romano, Greco, Marcello Greco

Luoghi citati: Galatina, Lecce