«Siani ucciso per nulla» di Fulvio Milone

«Siani ucciso per nulla» L'avvocato della famiglia del cronista contro un magistrato «Siani ucciso per nulla» «L'ex pretore di Torre Annunziata fece credere alla camorra che il giornalista stava per interferire nei traffici sugli appalti» - Il giudice: «Accuse false, se avessi avuto sospetti sui sicari avrei parlato» NAPOLI — Una sporca storia che rivela Interessi illeciti, oscuri intrecci tra malavita e pubblici poteri, e soprattutto un'enorme dose di cinismo. Una trappola mortale, per un ragazzo di 26 anni armato solo di onestà e di una grande passione per il giornalismo. Giancarlo Siani morì per niente: pedina inconsapevole in un gioco complesso e pericoloso, sarebbe stato ucciso «non per ciò che sapeva, ma per quello che la camorra temeva che sapesse-. E chi avrebbe fatto credere agli assassini che il cronista del «Mattino» era pronto a rendere di dominio pubblico segreti inconfessabili? Un magistrato: Luigi Oargiulo, ex pretore di Torre Annunziata, sospeso dall'incarico dopo un'incriminazione per truffa e falso, n giudice respinge le accuse: "Sono gravissime e false-. A lanciare un'accusa mal dimostrata sul piano giudiziario d'ex pretore non è mai stato imputato di alcun reato nell'inchiesta sull'omicidio) è Sergio Pastore Alinante, avvocato della famiglia Sianl. Un suo memoriale è stato depositato l'altro giorno presso la sezione istruttoria del tribunale di Napoli. In trentacinque cartelle dattiloscrìtte Pastore sposa la tesi dell'accusa: per lui Giorgio Rubolino, Giuseppe Calcavecchia e Ciro Giuliano sono colpevoli. I camorristi erano certi che Siam fosse informato degli interessi economici della malavita nel Comune di Torre Annunziata: un affare da ottantacinque miliardi, spiega l'avvocato, tutti quelli necessari per la ristrutturazione del «Quadrilatero delle Carceri», il quartiere più degradato della città. Scrive Pastore: «A Torre Annunziata camorristi e amministratori si collegano per gestire nel campo degli appalti pubblici affari di ingente valore economico-. E' a questo punto, spiega l'avvocato, che si scatena un «aspro conflitto fra Domenico Bertone (ex sin¬ daco socialista) che vuole affidare gli appalti ad una società controllata da Valentino Cfjonta (boss della camorra di Torre Annunziata), e Gargiulo che invece sostiene l'avvocato Zeno (presidente di una società finanziaria interessata all'affare)... L'omicidio di Siani è avvenuto nel bel mezzo dello scontro per la realizzazione del progetto-. Il legale della famiglia Sianl sostiene che 11 giovane cronista rappresenta a questo punto un grosso rischio per la camorra: "R clan Gionta si convince che l'attività giornalistica di Siani metta in pericolo gli enormi interessi in gioco-. Giancarlo, in realtà, non sa nulla. E' stato semplicemente usato, a sua insaputa, come arma di pressione. Da chi? L'avvocato Pastore è esplicito: 'Gargiulo sapeva di avere ingenerato nella mente degli assassini l'idea che Siani stesse per interferire nei loro traffici in materia di appalti pubblici-. Le prove? «A poche ore di distanza dal delitto — scrive il legale — Gargiulo non poteva conoscere le ragioni del delitto: eppure era già in grado di raccogliere l'avvertimento della camorra-. Il pretore, continua l'avvocato, era atterrito a tal punto -die la mattina successiva alla notte del delitto, e nei giorni seguenti, disse al capitano dei carabinieri che l'assassinio era un avvertimento diretto a lui, e chiese la protezione dell'Arma». Secondo l'avvocato, ad inchiodare Luigi Gargiulo sareb¬ be la deposizione di un giornalista del «Mattino» più anziano ed esperto di Sianl. «fl testimone — scrive il legale — ha raccontato che Siani aveva chiesto al pretore notizie su un'operazione che i carabinieri svolgevano per accertare eventuali connivenze fra amministratori locali e camorra. Gargiulo gli aveva risposto che non sembravano esservi elementi per un giudizio, e lo aveva sollecitato a svolgere un'inchiesta giornalistica'. E a questo punto Pastore trae le sue conclusioni: il pretore, 'seguendo il suo abituale schema di comportamento, spinge Siani ad un iTitervento giornalistico che, per il clamore suscitato, giustifichi iniziative del suo ufficio capaci di contrastare i piani dell'avver¬ sario. La camorra, che ignora il saggio suggerimento dato dal collega di Siani di scrivere solo dopo l'apertura dell'indagine da parte del magistrato, crede che il cronista stia per pubblicare l'articolo-denuncia, e ne decide l'eliminazione-. Luigi Gargiulo ritiene le dichiarazioni dell'avvocato di parte civile 'gravissime e assolutamente false-. 'Sono un magistrato. Se avessi avuto un minimo sospetto sul motivo ' per cui Giancarlo era stato ucciso l'avrei comunicato immediatamente agli inquirenti. L'avvocato Pastore fa riferimento ad un appalto miliardario? Non mi risulta che a Torre Annunziata ne sia mai stato concesso uno-. Fulvio Milone

Luoghi citati: Comune Di Torre Annunziata, Napoli, Torre Annunziata