Il 740 è scomparso Slitta lo denuncia?

Il 740 è scomparso Slitta la denuncia? Milioni di contribuenti gli danno invano la caccia Il 740 è scomparso Slitta la denuncia? Ritardo o «imboscamento»: il ministro Colombo apre un'inchiesta ROMA — Per milioni di contribuenti italiani trovare il modulo 740 della denuncia dei redditi '88 sta diventando una «caccia al tesoro». I modelli, stampati in miliardi di pagine dal Poligrafico dello Stato, sono quasi introvabili in moltissimi Comuni, ma soprattutto nelle grandi città (Roma, Torino, Milano, Napoli, Genova, Palermo). Il ministro delle Finanze Emilio Colombo ha disposto un'indagine per accertare eventuali responsabilità di questi ritardi che potrebbero anche causare un pesante danno all'Erario. Infatti, se non si rimediasse in settimana al grave inconveniente, sarebbe quasi inevitabile uno slittamento del termine del 31 maggio per presentare le denunce e pagare in banca o alla posta l'autotassazione a saldo dell'88 e in acconto dell'89. Anche se per il momento è prematura l'ipotesi di una proroga al 15 giugno (tre giorni fa il ministro Colombo ha ribadito che non ci sarà alcun rinvio, ma in passato i suoi predecessori l'hanno annunciata, per owii motivi, sempre all'ultim'ora) vi sono una serie di elementi che lasciano prevedere un simile slittamento. Innanzitutto la mancanza dei moduli 740, necessari per la compilazione della denuncia Irpef ed Ilor. Il tempo per riempire in triplice copia (l'originale per ; l'Ufficio Imposte Dirette, un esemplare per il Comune e l'ultima per il contribuente) richiede spesso molte giornate. E proprio per le difficoltà incontrate è necessario rivolgersi a un commercialista, a un tributarista o ad un ragioniere senza che si possa detrarre la relativa parcella. Ci sono, poi, da aggiungere una serie di problemi connessi alle novità della normativa (nell'88 è entrato in vigore il testo unico delle imposte dei redditi). Ad esempio, sono cambiate le rendite catastali dei terreni. Non sono quindi più validi i redditi dominicali e agrari dell'87. Per rilevare i nuovi valori da indicare nel quadro «A» del modulo 740 è necessario che il contribuente si rivolga, provvisto del numero di partita catastale o dell'identificativo di mappa (foglio e numero), al Comune ove è stato censito il terreno o all'ufficio tecnico erariale competente o alle associazioni di categoria e ai consorzi di bonifica. Il proprietario di un terreno è così costretto a lunghe code al catasto. Ma se non abita nello stesso Comune le difficoltà sono maggiori. Né mancano gli errori nei famigerati 740. Un fatto grave è che i moduli sono stati stampati dal Poligrafico prima della conversione in leg¬ ge del «decretone» fiscale. Di conseguenza non si tiene conto, tra l'altro, che è raddoppiato da 100 mila a 200 mila lire l'importo per il quale non è dovuto a maggio, né a novembre l'acconto Irpef ed Ilor dell'89. Pertanto non è più valido quanto è riportato a pagina 14 della guida ministeriale. I contribuenti non dovranno quindi pagare a maggio l'acconto del 38 per cento per l'89 se l'importo del rigo N° 22 per l'Irpef e del rigo 04 per l'Ilor non supera le 527 mila lire. In tal caso l'acconto del 95 per cento si dovrà pagare esclusivamente a novembre. Da quest'anno è anche obbligatorio allegare alla denuncia dei redditi la documentazione relativa agli oneri deducibili, cioè a quelle spese (ricevute di pagamento dei mutui, spese mediche e scolastiche, premi assicurativi, eccetera) che a conti fatti consentono, poi, di recuperare somme variabili, a seconda dei casi, da poche migliaia di lire a milioni. In caso contrario il fisco non le ammetterà in detrazione dall'Irpef. Infine, a causa degli scioperi in corso in alcune direzioni provinciali del Tesoro, moltissimi dipendenti statali non hanno ancora ricevuto il modello 101 (anch'esso indispensabile per la denuncia dei redditi). Pierluigi Franz

Persone citate: Emilio Colombo, Pierluigi Franz

Luoghi citati: Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino