Scola: «Difendiamo il cinema europeo»

Scola: «Difendiamo il cinema europeo» Scola: «Difendiamo il cinema europeo» CANNES — «Bisogna essere europeisti ottimisti»,'dice al microfono Ettore Scola. Domani è il giorno di Splendor, primo film italiano in concorso, ma il regista s'occupa d'altro insieme con il gruppo del Comitato d'azione per l'Europa del cinema e della televisione: alla conferenza stampa ci sono Wim Wenders, Philippe Noiret, Nicolas Seydoux, Peter Fleischman, Hennig Cariseli. Francis Girod, Juan Antonio Barderò e tanti altri, il Comitato è formato da oltre trenta associazioni internazionali di autori, distributori, lavoratori, produttori dell'audiovisivo. Si critica l'atteggiamento del Consiglio dei ministri europeo, che pare voler rinunciare a imporre alle reti televisive europee una quota di maggioranza di opere realizzate nei dodici Paesi d'Europa: «Così, con la prossima "televisione sema frontiere", l'Europa si ridurrà a essere soltanto un mercato di consumo della cultura prodotta da altri», dice Barderà. Scola dice che la cultura è confronto: «Noi europei vogliamo confrontarci con gli americani e i giapponesi, ma possiamo farlo solo se esistiamo». Occorre pensare anche al di là dell'Europa, dice Fleischman: «Se l'audiovisuale europeo venisse sconfitto, morrebbero anche il cinema e la televisione del Terso Mondo, che dall'Europa ricevono il maggiore sostegno». Nelle coproduzioni e nelle solidarietà internazionali, i cineasti hanno fatto l'Europa unita da anni: «Adesso tocca ai politici. Su di loro si deve far pressione, nella battaglia per una cultura europea dell'immagine, per il nostro continente».

Persone citate: Ettore Scola, Francis Girod, Hennig Cariseli, Juan Antonio Barderò, Nicolas Seydoux, Peter Fleischman, Philippe Noiret, Wim Wenders

Luoghi citati: Europa