Mansell che critiche alla Ferrari

Mansell, che critiche alla Ferrari FORMULA 1 Il pilota inglese non salva nessuno al termine delle prove di Imola Mansell, che critiche alla Ferrari Dopo un guasto ad una cinghia dell'alternatore: «I giapponesi avrebbero risolto il problema, hanno tre anni di vantaggio» • «Se rimarrò? Ci sono delle trattative, nulla è-deciso» - Berger interessa alla March, Larini proverà mercoledì la «rossa» : ::' U | Sono giorni carichi di tensione, questi, per la Ferrari. L'ansia di recuperare la competitività, dopo i risultati negativi di Imola e Montecarlo, l'incertezza sulle condizioni di B erger e sulla possibilità di utilizzarlo in Messico, il futuro che si presenta carico di impegni ed anche di ombre, rendono molto difficile l'opera di Cesare Florio che sta tentando di risolvere tanti complicati rebus .• n clima elettrico sembra avere coinvolto anche Nigel Mansell il quale ieri ad Imola ha sostenuto una serie di test su una nuova configurazione aerodinamica, con presa d'aria all'altezza del roll-bar per far respirare meglio il motore, test che Fiorio ha definito •moderatamente positivi'. Prima di tornare a casa dopo due giorni di prove, Mansell ha parlato un po' a ruota libera ed anche in maniera non troppo lusinghiera nei confronti della sua scuderia. Seccato forse dai continui contrattempi (la rottura di una cinghia di trasmissione aveva interrotto subito il suo lavoro giovedì ed anche ieri mattina aveva causato una sosta imprevista), il pilota inglese ha detto, usando anche dei paradossi: -Per un problema del genere l'Honda sa¬ rebbe stata capace di modificare il motore in modo da far sparire la cinghia stessa. La verità è che i giapponesi hanno 3 anni di vantaggio, tanto che nel 1987 avevano già a disposizione tre diversi propulsori, a 8,10 e 12 cilindri. Poi hanno scelto la soluzione intermedia. Adesso dispongono di almeno 50 cv in più di noi. Anche i motori Renault sono più potenti, ma hanno guai d'affidabilità'. Cosa succederà adesso?, gli è stato chiesto. 'Senna e Prost nelle prossime tre gare, Messico, Phoenix e Canada, daranno ancora il giro a tutti. Se c'erano slate difficoltà in Brasile, le hanno risolte girando per 8 giorni ad Imola, percorrendo 5000 km. 1 giapponesi hanno capacità di reazione incredibili. C'erano almeno 20 ingegneri intorno alle McLaren quella settimana. Posso prevedere che il brasiliano ed il francese lotteranno fino al Giappone, quando verrà deciso chi vinceràil titolo. Successe anche a me con Piquet nel 1987. Chiedetelo a Patrick Head, che vide come venivano scelti i motori a Monza'. Ce n'è per tutti. Addio al mondiale dunque? 'Bisogna prendere coscienza della realtà — ha risposto Mansell —. lo tengo sempre a vincere e farò di tutto per centrare l'obiettivo. Ma ci sono anche altre cose nella vita: la famiglia, il golf. Non credo che per quanto mi riguarda serva molto girare per tre giorni sulla pista di Fiorano'. Una certa acidità. Circa le possibilità di rinnovare il contratto, ha spiegato: «Ci sono delle trattative, ma nulla è ancora deciso-. Fra Mansell, Berger e la Ferrari dovrebbe esistere una reciproca opzione, rinnovabile o annullabile da entrambe le parti. Sembra che l'inglese interessi alla Williams, pentita della sua partenza. Per l'austriaco, che ha anche avuto un contatto con la McLaren, le ultime indiscrezioni parlano di un interesse notevole da parte della March che. essendo stata acquistata dal miliardario giapponese Akagi, disporrebbe nel 1990 dei motori Honda. Per quanto riguarda Gerhard Berger, il definitivo test psico-fisico per un suo eventuale rientro in Messico è previsto il 23 maggio. Ma dal 17 al 19 a Fiorano, su una delle monoposto di Mar anello, girerà Nicola Larini. prestato dalla Osella e pronto a sostituire l'austriaco se sarà indisponibile, c. eh.