Shevardnadze a Kohl via tutte le atomiche di Alfredo Venturi

Shevardnadze a Kohl: via tutte le atomiche Il ministro degli Esteri sovietico, in visita a Bonn, mostra le carte del Patto di Varsavia Shevardnadze a Kohl: via tutte le atomiche Il Cancelliere frena gli entusiasmi: «La denuclearizzazione dell'Europa non ci convince» - Ma la Germania Ovest è soddisfatta della riduzione unilaterale annunciata da Mosca: «Andiamo nella direzione giusta» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — La riduzione unilaterale di cinquecento testate atomiche, dice Helmut Kohl, -va nella giusta direzione», n Cancelliere è evidentemente soddisfatto: sente di essere il destinatario principale del nuovo annuncio di Gorbaciov, considera rafforzata la propria posizione di fronte agli alleati, precede con il suo commento l'incontro con Shevardnadze. Ma poi, dopo un'ora di colloquio con il ministro sovietico, Kohl segnala che in quella "giusta direzione» bisogna sapersi fermare a tempo. Infatti Shevardnadze ha indicato nella "terza opzione zero» l'obbiettivo finale di questa fase diplomatica. No, questo no, dice il Cancelliere: «La denuclearizzazione dell'Europa non è a mio parere una soluzione convincente». H capo del governo tedesco insiste dunque sulla sua linea: bisogna rinviare l'ammodernamento delle armi nucleari tattiche sollecitato dagli americani, e piuttosto negoziare con i sovietici una loro riduzione e soprattutto un loro riequilibrio. Ma senza puntare alla eliminazione totale: rappresenterebbe la fine di una strategia atlantica la risposta flessibile, che non esclude in caso di aggressione la difesa con armi atomiche. Inoltre, questo Kohl non c'è bisogno che lo dica, la prospettiva dell'Europa denuclearizzata è al cuore della contesa che divide l'Alleanza atlantica Americani e britannici sono infatti convinti che sarebbe precisamente questo 10 sbocco inevitabile d^l negoziato proposto dai tedeschi Nell'annuncio sovietico il Cancelliere individua anche il risultato delle pressanti richieste di Bonn: perché Mosca sfoltisca non soltanto le forze convenzionali, ma anche l'arsenale nucleare di breve gittata. Ridimensionando così una duplice "enorme superiorità». L'obbiettivo, dice 11 Cancelliere, è «più sicurezza con meno armi e meno soldati». Stoltenberg, il nuovo ministro della Difesa ha invitato i sovietici a non fermarsi qui. Dopo i massicci riarmi degli anni passati, dice ai russi, riducete ora il vostro arsenale tattico allo stesso livello del nostro: poi si potrà trattare una ulteriore riduzione. Altri, come lo stesso Genscher, segnalano un vistoso limite della decisione di Mosca si parla infatti di armi trasferite, non smantellate. La visita di Shevardnadze è caduta nel pieno dell'attualità missilistica e la circostanza è del tutto casuale, il ministro sovietico doveva venire a Bonn il mese scorso: ma gli avvenimenti della Georgia sconvolta dai disordini etnici costrinsero Shevardnadze, che in quella Repubblica è stato a lungo capo del partito, a abbandonare momentaneamente le cure diplomatiche per precipitarsi laggiù. Scopo centrale di questa missione è mettere a punto certi dettagli della visita di Gorbaciov, che è atteso in Germania fra il 12 e il 15 giugno. Saranno solennemente firmati in quella occasione alcuni accordi di coope¬ razione bilaterale, e i tedeschi premono perché nei testi di quei documenti, e nei loro campi di applicazione, venga inclusa Berlino Ovest. E' ovvio che in piena contesa interatlantica a poco più di due settimane dal vertice Nato di Bruxelles, le questioni connesse con il disarmo finiscono con il dominare questo incontro russo-tedesco. Ieri Shevardnadze, dopo essere stato ricevuto da Kohl, ha lungamente parlato con Genscher, che lo ha avuto ospite a casa sua Oggi ci sarà un altro incontro a delegazioni complete, poi l'ospite ripartirà per Mosca La vigilia della visita di Gorbaciov, che seguirà di due settimane quella di Bush, è vissuta con nervosa impazienza nella capitale tedesca Nessuno può escludere, per esempio, che indipendentemente da come saranno andate le cose al vertice Nato, il capo del Cremlino approfitti della tribuna tedesca per un nuovo rilancio al tavolo del di- sarmo. Alfredo Venturi