Busta paga più pesante

Busta paga più pesante Per effetto dell'inflazione 23 mila lire (lorde) di contingenza Busta paga più pesante Si rivaluta del 25% la quota di retribuzione mensile che supera le 670 mila lire L'indice cresce del 3,43 per cento rispetto al valore del semestre precedente E a marzo il fisco ha fatto boom ( +13,2%) ROMA — Gli effetti dell'inflazione sì fanno sentire sulle retribuzioni mentre aumentano le entrate fiscali, i • Buste paga più pesanti a fine mese per i lavoratori dipendenti: dal primo maggio è scattata infatti la contingenza che, secondo quanto ha accertato ieri l'apposita commissione nazionale per l'indice del costo della vita, comporterà un aumento di 23.317 lire, uguali per tutti, oltre alla rivalutazione del 25% della quota di retribuzione mensile eccedente le 679.806 lire. L'indice per l'applicazione della contingenza nei settori dell' industria, del commercio, dell'agricoltura e della pubblica amministrazione, depurato dello 0,5 per cento, come ha stabilito in marzo il governo in occasione della sterilizzazione degli aumenti dell'Iva, è risultato pari a 162,43 con un aumento del 3,43%. rispetto al valore del semestre precedente. • L'aumento delle aliquote Iva trascina intanto verso l'alto le entrate tributarie italiane del mese di marzo, e. rispetto allo scorso anno, lo Stato incassa 2249 miliardi di lire in più. Il rendiconto mensile presentato dal ministero delle Finanze evidenzia infatti una crescita del 13,2% rispetto al marzo '88 ( 19.134 miliardi contro 16.885 miliardi): l'Iva ha contribuito per 7974,6 miliardi contro i 6411,8 del marzo '88, con una variazione del 24.47r. Un notevole contributo all'incremento del gettito viene anche dal settore delle imposte sul patrimonio e sul reddito ( + 597,4 miliardi in variazione, pari all'I 1,7%), con punte particolarmente positive per il gettito Irpef ( f 11,2%), l'imposta sostitutiva ( + 43%) e la ritenuta sugli utili distribuiti da persone giuridiche (+28%). Decisa flessione, invece, per ' lUor (—42%) e per l'Irpeg (-^3,6%). Per quanto riguarda le tasse e le imposte sugli affari il risultato complessivo del comparto ( + 1354 miliardi) è influenzato appunto dalla buona «performance» dell'Iva, che da sola ha ribaltato la tendenza negativa generale: calano infatti le entrate per la soprattassa sul motore diesel (—329 miliardi, pari al 90%)', il canone di abbonamento alla Rai (—14%), i diritti erariali su spettacoli e scommesse (—10%), mentre c'è una forte crescita delle imposte sulle assicurazioni, che passano da 405 a 550 miliardi di lire ( + 35%). Per quanto concerne invece i »gruppi minori', cioè monopoli e Lotto, marzo ha visto un incremento rispettivamente deU'8,4 e del 13,8%, mentre piuttosto contenuta è stata, nel comparto delle imposte sulla produzione, 1 consumi e le dogane, la crescita dell'Imposta di fabbricazione sugli oli minerali, per effetto della manovra che ha lasciato invariato il prezzo della benzina. n buon andamento di marzo ha influenzato anche 1 dati relativi al primo trimestre del 1989, che ha chiuso con un gettito incassato pari a 59.803 miliardi, il 15,7% in più del corrispondente periodo dell'an¬ no precedente. Nel corso del trimestre le variazioni più significative hanno riguardato le imposte sul patrimonio ( + 11,9%), quella sugli affari (+22,4%) e quelle sulla produzione ( +10,7%), mentre •fisiologici' sono gli incrementi registrati da monopoli (+8,9%) e Lotto e lotterie (+7,8%). L'analisi trimestrale denota inoltre una pesante flessione nei canoni di abbonamento alla Rai, che rispetto al 1988 sono in rosso per 149 miliardi (—13,4%), e nella soprattassa su auto a motore Diesel, in deficit di 132 miliardi (—15,1%). fi man. Il ministro Colombo

Persone citate: Busta

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