E Ceausescu vuole il «Condor» di Gianni Bisio
E Ceausescu vuole il «Condor» La Romania sta costruendo un missile con 2000 km di gittata E Ceausescu vuole il «Condor» Sarebbe costruito in Romania, in uno stabilimento protetto — sotterraneo e corazzato — attualmente in fase di completamento, il 'Condor 2», missile a due stadi a medio raggio (2000 km) con possibilità di portare testate nucleari. Argentina, Egitto ed Iraq stanno tentando, insieme e fra molti ostacoli, di realizzare questo programma (costo 3,2 miliardi di dollari, 4000 miliardi di lire) dall'ottobre '84, con l'indispensabile aiuto di tecnologie europee. Lo afferma il settimanale tedesco Der Spiegel, aggiungendo un capitolo nuovo ad una storia complessa che ha già visto il coinvolgimento di retto degli americani e degli israeliani, preoccupati en. trambi che un'arma di questo livello, in grado dì spostare equilibri di forza, si aggiunga all'arsenale dei Paesi del Terzo Mondo. n -Condor 2» ('Badr 2000~ per gli egiziani), sviluppo del più piccolo '.Condor 1», mono-stadio argentino del '79, sarebbe stato studiato con il contributo di molte aziende occidentali, ma soprattutto della tedesca Messerschmidt Boelkow Blohm (Mbb), già accusata di aver collaborato alla realizzazione di stabilimenti iracheni per la produzione di armi chimiche (Kerbala, Falluja) e di aver fornito i tecnici per prolungare la gittata di missili Scud B sovietici impiegati da Baghdad contro l'Iran nella 'guerra delle citta». Il fatto che la notizia della realizzazione del 'Condor 2» in Romania esca ora, proprio mentre si accende la polemica Usa-Germania sui missili Lance, deve indurre a molta prudenza. Soprattutto perché le rivelazioni di Der Spiegel accusano ancora una volta, sia pure indirettamente, la Mbb e l'esportazione di tecnologia tedesca. Secondo il settimanale, che basa il suo servìzio sulle dichiarazioni di un anziano ingegnere una volta dipendente della Mbb. Karl Adolf Hammer, la partecipazione al programma missilistico sarebbe avvenuta attraverso una società vicina agli argentini, la Consen, con sede operativa a Monaco di Baviera. Questa, secondo l'informatore di 'Der Spiegel», ha preso al suo servizio dei collaboratori dell'azienda tedesca: «A nostra insaputa e contro il nostro volere», replicano alla Mbb, dove accusano Hammer di aver ricevuto 8 milioni di marchi (6 miliardi) per il suo "tradimento». Ma oltre alla Consen, che ha uffici anche a Montecarlo e a Zug, in Svizzera, ci sarebbero altre imprese europee coinvolte nell''operazione Condor 2»: il gruppo Bowas di Zurigo, la Ifat Corporation e la Delta Consult austrìaca, l'elvetica Conchem Projekt Pfaffikon, la fracese Sagem, che fabbrica i sistemi di guida per il missile. Inizialmente era previsto che il "Condor 2» fosse co- * struito in Argentina, dall'Instituto de Investigationes Aeronautìcas y Especiales e da Fabricationes militares, presso Cordoba. Ma americani e israeliani hanno fatto di tutto per ostacolare il progetto, temendo che la proliferazione missilìstica muti i rapporti di forza. Così agenti dell'Fbi, nel giugno '88, hanno arrestato un ufficiale egiziano e tre cittadini statunitensi che avevano trafugato, e tentavano di esportare illegalmente in Egitto, fibre di carbonio indispensabili per la realizzazione delle ogive. E gli israeliani avrebbero fatto esplodere un'auto bomba in una via del Cairo per dare un segnale agli egiziani di soprassedere al 'Condor 2». La scelta di un Paese come la Romania per realizzarvi la fabbrica deriverebbe proprio da queste minacce. Gianni Bisio
Persone citate: Badr, Ceausescu, Cordoba, Hammer, Karl Adolf Hammer
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