Non paga la mano tesa dell'Svp di Giuliano Marchesini

Non paga la mano tesa dell'Svp Durnwalder: ho avuto poco tempo per scalfire la diffidenza degli «italiani» f ' ' "" ..Il HI ■ ■- .Li. —il. .11 j i IMI m Non paga la mano tesa dell'Svp Mitolo, capolista del msi: «Adesso non si può più nemmeno dire che in Alto Adige andiamo avanti perché scoppiano le bombe» Ora per la giunta è tutto più difficile DAL NOSTRO INVIATO BOLZANO — Pietro MitoIo, capolista del msi alle comunali di Bolzano, si pianta davanti al municipio come se l'avesse conquistato. Tiene tra le mani il foglio con i risultati delle votazioni e parla a voce alta. Commenta la -grande vittoria". Si rivolge ai cronisti: -Avete visto? Si era ripetuto che questa competizione elettorale doveva essere il banco di prova per noi. E qualcuìio si aspettava un'inversione di tendenza. Nell'euforia. Mitolo aggiunge una frase di un pittoresco pesante: -Gli italiani di Bolzano hanno dimostrato di avere un paio di coglioni cosi. Hanno risposto agli uccelli del malaugurio. E adesso non si può più nemmeno dire che il itisi va avanti perché in Alto Adige scoppiano le bombe'. Secondo Mitolo il voto che tanti bolzanini di lingua italiana hanno dato al partito della fiamma tricolore e una replica secca a Magnago e anche a Durnwalder. -Ci vuole ben altro che qualche parola e qualche sorriso, per conquistare il gruppo italiano iti Alto Adige. Occorrono i fatti. E voglio vedere se Durnwalder confermerà quel che ha dichiarato: lui ha detto che se gli italiani a Bolzano avessero continuato a votare msi non sarebbe slato più in grado di mantenere le sue promesse-. Sbotta di nuovo, Mitolo: -Qui sì vuol conservare quel fronte antifa¬ scista che ormai dovrebbe stare nell'armadio degli scheletri. E ogni volta che Magnago invita a non votare per noi, il msi progredisce. Allora, io auguro lunga vita a Magnago-. Luis Durnwalder parla nella sala stampa del palazzo della Provincia. E l'amarezza per l'esito del voto italiano non la può nascondere. «Ho detto diverse volte che intendo essere il presidente di tutti i gruppi dell'Alto Adige. Ho invitato la popolazione di lingua italiana a non aver paura, a mettere da parte le diffidenze. I vantaggi del pacchetto, ho insistito, ci sono anche per gli italiani. Pensavo di essere stato capito-. Durnwalder si passa una mano sulla fronte. «Purtroppo, oggi ho visto che forse è ancora troppo presto perché questo nostro discorso sia recepito. Certo, in pochi mesi non ci si possono aspettare miracoli-. L'uomo del nuovo corso della Svp mostra di non essere indotto dalla delusione a tornare su vecchie posizioni di contrapposizione etnica. -lo andrò avanti comunque, state tranquilli. Anche se oggi si è votato cosi, non mi metterò su un'altra strada-. Governare Bolzano, aggiunge Durnwalder, sani difficile. •Questo lo comprendo. Tuttavia ci sono due possibilità: o dialogare con altri partiti che ancora non rientrano nelle nostre preferenze (l'allusione è a comunisti e verdi alternativi), oppure discutere con gli altri partiti laici, prendendo in mezzo ladini e pensionati'. Ma ripete: «Ho detto che voglio collaborazione da parte della popolazione di lingua italiana e mi dispiace molto che un gruppo consistente di italiani non abbia accettato questa offerta». Gianni Lanzinger, capolista dei verdi alternativi, che anche secondo Pannella potrebbe aspirare alla carica di sindaco, fa presente che la vecchia maggioranza -non ha più i numeri' per reggersi in piedi. E pensa a un fronte che comprenda, oltre agli ambientalisti, comunisti e altre forze «di area liberal-democratica». «Noi non abbiamo prevenzioni nei confronti di nessuno, salvo di chi non rispetta l'ambiente, la moralità pubblica e il desiderio di riconciliazione etnica. L'importante è rendersi conto che qui occorrono uomini capaci di fare cose nuove-. Per Danilo Postai, segretario provinciale della de, «poteva andar meglio al partito dello scudo crociato. Ma poteva anche andar peggio. Nel quadro generale, c'è da osservare che una sfasatura ci doveva essere tra i nuovi propositi di apertura della Svp e una realizzazione attraverso il voto. Gli italiani di Bolzano sono rimasti diffidenti. Ma sono convinto anch'io che infuturo ur\ cambiamento ci sarà». Rosetta Infelise Fronza, capolista del pei, tira un sospiro di sollievo. «Ci davano per spacciati, invece ci siamo ripresi. Si tratta di un lieve progresso rispetto alle regionali, ma è importante: è un segnale che premia la nostra iniziativa rivolta alle forze di progresso, che ci ha permesso di costruire una progettualità per un'alternativa per Bolzano-. Amarezza, infine, per Antonio Serafini, del psi: «Il progredire del msi conferma che si tratta di un voto contro l'autonomia dell'Alto Adige. In sostanza, un voto anti-tedesco-. Giuliano Marchesini

Luoghi citati: Alto Adige, Bolzano, Magnago