Don Chisciotte nella fabbrica dei cantanti di Marinella Venegoni

Don Chisciotte nella fabbrica dei cantanti Senza una querela, lo «scandalo» di Sanremo dovrà essere archiviato Don Chisciotte nella fabbrica dei cantanti ROMA — Si starebbe già avviando verso l'archiviazione l'inchiesta della magistratura romana sui cantanti che pagavano tangenti per poter esibirsi a Sanremo. Il reato ipotizzato, quello di truffa, è perseguibile infatti solo su querela di parte, e nessuno finora si è fatto avanti con una denuncia. Sembra che chi ha pagato e non ha poi potuto arrivare sul palcoscenico della gloria abbia avuto ì soldi indietro. I magistrati romani hanno però trasmesso per competenza gli atti ai colleghi sanremesi, perché questi compiano accertamenti sull'organizzazione del Festival e sul Comune, cui spetta la scelta dell'organizzatore. Mai come quest'anno si è parlato del Festival fuori stagione e per motivi tanto poco musicali. Lo scorso autunno, polemiche tutte politiche erano scoppiate per il ritardo nella scelta del nuovo organizzatore, che fu poi Aragozzini, indicato dal vertice della Rai al Comune di Sanremo come l'uomo giusto; ora la storia, davvero poco edificante, ha come sfondo non la gara principale della manifestazione, quella dei Campioni, ma le competizioni minori, delle «Nuove Proposte- e degli «Emergenti-, dove ci si può giocare il futuro, il successo, la speranza, in tre minuti davanti alle telecamere. E' un sottobosco di piccoli discografici magari in lotta orgogliosa con le multinazionali; di produttori e impresari che puntano su un cantante, vi investono quattrini, e restano sovente con le mani vuote; di organizzatori che «comprano- a poco un artista alla vigilia del Festival per «venderlo» a molto, nelle feste di piazza, dopo il successo. C'è chi sulle speranze ha costruito le proprie fortune, in un intreccio ambiguo dove favori e ricompense si confondono. Non a caso, però, l'inchiesta potrebbe esser archiviata perché nessuno parla: chi ha pagato ed è entrato in gara sta zitto; chi ha avuto indietro i soldi spera nella prossima volta; chi ha pagato e non è stato «premiato- non vuol fare la figura del fesso, e spera poi sempre nel futuro. Il Don Chisciotte della situazione, l'unico che apre bocca, a Sanremo fra gli «Emergenti», la categoria più incriminata, non è riuscito a cantare. L'intervento di Pino Mauro, cantante napoletano. •46 anni e 47 dischi- come racconta orgoglioso, è stato tagliato dalla trasmissione ■La macchina della veritàdi lunedì scorso con protagonista Rita Pavone dedicato ai «traffici» del Festival: «E' perché avevo detto "Ricchione" al Marchese Gerini- spiega. Il marchese Gerini, un impresario assai chiacchierato di.cui in questi giorni si è parlato come del «grande vecchio» incassatore di tangenti, gli avrebbe promesso, insieme con un altro impresario, Dino Vitola, di farlo cantare prima come concorrente e poi come ospite a Sanremo: «La promessa è documentata in due scritture private, ho voluto farle autenticare dal notaio-. E il notaio di Sanremo, come quello di -Indietro Tutta-, conferma. Mauro prosegue: -In una cena al ristoratile La Balia di Roma il 6 febbraio, Dino Vitola, Gerini e il discografico della Yep Palumbo mi hanno fatto cedere il 10 per cento dei diritti discografici sul Festival, le edizioni di tre canzoni inedite più il 20 per cento sugli incassi dei concerti '89 in cambio della partecipazione come ospite-. Vita vera che vale più di tante spiegazioni. C'è chi dice che questa faccenda sarebbe una bella buccia di banana per Biagio Agnes nella nuova era forlaniana della de; e chissà se Pino Mauro, re delle sceneggiate, se ne infischia della politica quando racconta, dal telefono sulla sua auto: «Io prendo 15 milioni a concerto, ma dopo quel contratto ho cantato gratis una sera a Nusco paese di De Mita su richiesta di Gerini, un'altra volta gratis a San Giovanni Ceppalone paese di Mastella su richiesta di Vitola, e ho dovuto pagarmi anche l'orchestra. Non parliamo degli assegni, ho le matrici-. Successe poi, sempre secondo Mauro, che Aragozzini dicesse che il suo assenso era Marinella Venegoni (Continua a pagina 2 In sesta colonna)

Luoghi citati: Comune Di Sanremo, Nusco, Roma, Sanremo