Meneghin ko, Pesaro nei guai

Meneghin ko, Pesaro nei guai BASKET Potrebbe essere ribaltato a tavolino il 91-78 per la Scavolini Meneghin ko, Pesaro nei guai La Philips ha giocato la ripresa della semifinale playoff senza il pivot, ferito da una monetina mentre rientrava negli spogliatoi - Milano chiede Io 0-2 e la squalifica del campo PESARO — E' finita 91-78 sul campo, ma in realtà la partita è terminata alla fine del primo tempo quando la Scavolini conduceva 45-40.1 giocatori stavano rientrando dentro gli spogliatoi quando Meneghin è stato colpito, pare da una moneta, al capo. I! pivot dopo un secondo s'è accasciato al suolo. In soccorso al centro della formazione milanese s'è subito portato anche il medico della Scavolini Piero Benelli, subito cacciato in malo modo. Meneghin s'è portato fuori dal campo di gioco e s'è nuovamente accasciato nel tunnel che porta negli spogliatoi. In quel momento s'è capito chiaramente che questo incontro era finito perché la Philips avrebbe presentato ricorso scritto in Federazione. Meneghin non è più entrato in campo, anzi è stato condotto nel locale ospedale di Pesaro dove i medici gli hanno diagnosticato una ferita lacero-contusa al capo guarìbile in cinque giorni. Alla fine il general manager dei lombardi Cappellarì ha tenuto una breve conferenza stampa per illustrare le condizioni di Meneghin. La formazione campione d'Italia rischia sia il 2-0 a tavolino, sia una probabile squalifica del campo di gioco per cui a questo punto è assai incerto, ammesso e non concesso che i pesaresi possano superare la Philips a Milano, che la terza partita possa essere giocata nel Centro adriatico. Lasciando stare la seconda parte dell'incontro, pressoché pura accademia dal momento che tutti quanti hanno dato per scontato il possibile 2-0 a tavolino, la partita si racchiude nei primi 20' di gioco. Da una parte c'è la Philips schierata a zona 13-1 dal primo all'ultimo minuto, dall'altra c'è una Scavolini che ha dei problemi a superare questo tipo di difesa anche perché Nixon, con due giorni di assoluto riposo alle spalle per un leggero stiramento ad una gamba, non è per nulla preciso e chiude la prima parte della gara con un 0/4 al tiro e un solo canestro segnato su entrata. La partita è stata estremamente equilibrata, con piccoli allunghi dall'una e dall'altra parte e solo alla fine del primo tempo la Scavolini, grazie ad un tiro da 3 punti di Gracis, «è riuscita a raggiungere un vantaggio di cinque punti (45-40). Nella ripresa, una ripresa — è bene ripeterlo — accademica, con l'uscita di D'Antoni colpito da fallo tecnico al 9' sul punteggio di 62-60, in pratica la formazione milanese si liquefa sul campo e nel giro di qualche minuto i pesaresi riescono a prendere un allungo di 10-12 punti che mantengono fino alla fine. Una vittoria probabilmente inutile. La Philips come detto punta al 2-0 a tavolino e ha buone chance di ottenerlo. La Scavolini in un comunicato insiste sul fatto che la monetina non è mai stata trovata e che al medico della società pesarese non è stato permesso di avvicinare il giocatore. La commissione disciplinare è chiamata a una decisione-lampo prima del ritomo di martedì a Milano. Oggi intanto a Livorno (ore 18,30) scendono in campo le altre semifinaliste. Enichem e Knorr, seconda e terza della regular season. Ai padroni di casa mancherà la guida del coach Bucci, ricoverato in ospedale per le conseguenze di una colica biliare. I medici gli hanno prescritto un ricovero di dieci giorni. Nicola Bucci Scavolini Ps-PHilips Mi 9178 (45-40) Scavolini: Costa 2/5 (6), Magnifico 7/14 (7), Nixon 3/10 (6,5), Daye 13/20 (8), Gracis 4/11 (6,5), Zampolint 5/7 (6), Vecchiato, (6),Minelli 1/2 (6). Philips Milano: Me Adoo 8/18 (7,5), King 5/9 (6,5), Meneghin 2/4 (6), Pessina 1/2 (5,5), D'Antoni 2/5 (6,5), Montecchi 0/3 (5.5), Pittis 3/5 (6), Premier 6/11 (7), Baldi, n.g. Arbitri: Pasetto e Nelli.

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