II gioco del fisco di Roberto Ippolito

Le Poste sfidano banche e Bot Tassi vantaggiosi e basse commissioni rilanciano i 14 mila sportelli postali Le Poste sfidano banche e Bot I rendimenti, al netto delle spese, superano il confronto con gli altri impieghi - Raccolta record nell'88 Mammì: «Un boom in condizioni difficili, è possibile fare di più» - In vista nuovi servizi per i risparmiatori Intanto nasce la carta del correntista ROMA — La buca delle lettere è piena di soldi. Le Poste attirano sempre più risparmiatori. Libretti e buoni fruttiferi, infatti, vanno a ruba: nel 1988, sono stati depositati 86.674 miliardi, con un aumento del 17,6% sull'87. Cosi, le Poste, che penano per consegnare telegrammi e cartoline, riescono a mettere in difficoltà le banche, superandole in alcuni casi per la capacità di espansione. La concorrenza con gli istituti di credito diventerà sempre più ampia. Venerdì 11 Consiglio del ministri ha approvato il nuovo Regolamento di esecuzione dei servizi di bancoposta che snellisce le procedure e migliora i rapporti con clienti, modificando norme del 1940. «Se c'è stato un boom in condizioni di lavoro disagevoli, adesso è possibile fare ancora meglio' assicura Oscar Mammì, ministro delle Po¬ ste, autore dello schema di decreto presidenziale per il bancoposta Negli ultimi mesi, gli sportelli postali sono stati assaliti per 1 buoni a termine. Chi 11 compra conosce alla perfezione una specie di formula magica: il loro valore raddoppia in sette anni, triplica in undici (il rendimento effettivo è del 9,4% e del 9,63). I buoni a termine sono offerti in tagli da mezzo milione e da un milione. Nell'88 ne sono stati venduti il 31,7% in più dell'87. In base alle stime (quasi definitive) sul 1988 effettuate dall'amministrazione centrale delle Poste, i depositi in buoni fruttiferi ordinari e a termine sono stati complessivamente pari a 70.199 miliardi, con un aumento di oltre 10 mila miliardi rispetto all'anno predecedente. L'incremento è del 17,6% e tende ad attenuarsi, ma in quattro anni la somma è raddoppiata. Oli ultimi conteggi preannunciano una crescita record per 1 libretti a risparmio: +21,7% (e nell'87 è già stato segnato un +21,4%). Con 1 libretti postali, sono depositati 16.474 miliardi. I libretti bancari vanno invece a marcia indietro, con una flessione del 4,6%. Ma 1 paragoni fra bancoposta e banche non sono mal omogenei. Per esempio, le banche hanno aumentato del 74% la raccolta dei certificati di deposito. Ancora più complicato confrontare l'andamento dei conti correnti postali con quelli bancari. Ma perché la gente è sedotta dal risparmio postale? 'Nelle aree meno urbanizzate — risponde Manimi — c'è una lunga tradizione. Il punto di Jorza è la capillarità delle Poste che vantano 14 mila sportelli. Adesso che c'è una maggiore diffusione del risparmio, la grande ca- pacìtà di penetrazione del bancoposta è un'arma decisiva'. Capillarità più interessi attraenti fanno il miracolo. Per i primi cinque anni, i buoni postali ordinari (taglio minimo solo 50 mila lire) offrono un interesse lordo dell'8% che corrisponde al 7% netto dal momento che, come i Bot, sono tassati dal settembre 1986. Per durate superiori, l'interesse sale al 9% lordo (da 6 a 10 anni), 10,5% (da 11 a 15) fino al 12% (16-20 anni). I libretti ordinari concedono l'8% (al netto il 6); quelli vincolati il 9,5% dopo tre anni (che corrisponde al 7,125%). Rispetto ai Buoni del Tesoro, che attualmente offrono il 10,8% netto, il risparmio postale sembrerebbe meno favorevole. Ma dai rendimenti dei Bot vanno scalati le commissioni da pagare alle banche e i diritti di custodia. Per ora, la concorrenza fra la banca e il risparmio postale non è ancora alla pari. Solo la prima è automatizzata Ma anche il bancoposta comincia a pensare all'elettronica. Già nel Regolamento varato dal Consiglio dei ministri ci sono i primi segnali. Alcune vecchie norme sono infatti state adeguate alle procedure automatizzate ed è prevista l'estensione del pagamento in tempo reale degli assegni. Il provvedimento, inoltre, istituisce la carta del correntista postale, semplifica la richiesta di danni per irregolarità nel servizio, disciplina i pagamenti per conto dei correntisti. Uno dei limiti all'ulteriore avanzata del risparmio postale è la mancata integrazione con il sistema bancario. Alcune direzioni provinciali (4 da novembre e altre 15 dal 2 maggio) partecipano in via sperimentale alle stanze di compensazione fra le banche, cioè il calcolo del dare e avere legato alle operazioni fra gli istituti. Ma il sindacato preme per un salto di qualità: •La riforma delle Poste all'esame del Parlamento deve consentire al bancoposta una significativa apertura sul credito, impiegando le somme raccolte' sostiene Eriminio Chioffi, segretario dei postelegrafonici Cisl. Roberto Ippolito

Persone citate: Chioffi, Mammì, Oscar Mammì

Luoghi citati: Roma