Sacharov: un gas americano a Tbilisi

Sacharov: un gas americano a Tbilisi La commissione d'inchiesta conferma: è stato usato dalle nostre truppe speciali Sacharov: un gas americano a Tbilisi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — La commissione d'inchiesta della quale fa parte Andrei Sacharov conferma: l'esercito ha usato due tipi di gas contro la folla a Tbilisi, il 9 aprile, uno dei quali tossico. Si tratta, ha precisato il fisico, di un gas di produzione americana, il cosiddetto «CS», usato negli Stati Uniti fino all'inizio degli Anni Sessanta. Già il mese scorso il segretario del partito georgiano, Gumbaridze, aveva rivelato che le truppe speciali hanno impiegato un secondo gas oltre ai lacrimogeni, responsabile di due delle venti vittime di Tbilisi. Anche le Izvestia avevano citato, dieci giorni dopo la tragedia i risultati di una prima perìzia tossicologica secondo la quale il gas usato dalle truppe speciali conterrebbe un derivato dell'atropina, dall'effetto paralizzan¬ te sul sistema nervoso. Ieri la stessa tesi era ripresa dalla Komsomolskaia Pravda. Secondo gli esperti citati dal giornale del governo, l'impiego del gas paralizzante spiegherebbe il gran numero di donne fra le vittime, sedici su venti. L'organismo ferriminile, si sostiene, sarebbe particolarmente sensibile ai suoi effetti: a Tbilisi le donne avrebbero perso i sensi più facilmente, e sarebbero state schiacciate dalla folla. Finora tuttavia i responsabili militari della città hanno negato l'Impiego di gas tossici, insistendo che le truppe hanno fatto uso soltanto di normali lacrimogeni. A Tbilisi, ieri, un gruppo di medici citava invece gli effetti «a lungo termine- dei gas: molte persone sono state ricoverate giorni o perfino settimane dopo gli scontri, e «questo non accade dopo l'impiego di semplici gas lacrimogeni'. Nella capitale georgiana è in arrivo una équipe della Croce Rossa internazionale. Il suo intervento è stato richiesto «al più alto livello», ha detto Sacharov, senza meglio precisare: ne fanno parte alcuni tossicologi occidentali. Sacharov ha anche chiesto informazioni sulla composizione del gas «CS» all'ambasciata Usa per facilitare l'opera dei medici. Venerdì, Sacharov ha invitato i familiari e gli amici delle vittime a metter fine allo sciopero della fame avviato per costringere le autorità a rivelare il nome dei gas usati contro la folla. Ma la richiesta è caduta nel vuoto: -Non abbiamo più fiducia nel nostro governo di quanta ne abbiamo nei suoi poliziotii-, gli ha risposto uno studente. «La nostra protesta continuerà-^ Già si sentono i primi effet¬ ti di questa tensione diffusa che non si è mai spenta del tutto dopo l'abolizione del coprifuoco. Per la prima volta dopo le violenze del 9 aprile, venerdì duemila donne sono sfilate per Tbilisi. Secondo una delle partecipanti, Nina Ratishvili, il primo segretario del partito ha incontrato la folla alla quale era stato impedito di avvicinarsi alla sede del comitato centrale. Le donne hanno chiesto l'immediato rilascio dei quattro militanti nazionalisti arrestati subito dopo le violenze, n dialogo è durato oltre un'ora, ma Gumbaridze «non ha risposto alle domande che gli venivano poste-. Le manifestanti hanno minacciato di riunirsi ogni giorno in piazza se entro il 25 maggio i quattro militanti non saranno rimessi in libertà. e.n

Persone citate: Andrei Sacharov, Nina Ratishvili, Sacharov

Luoghi citati: Mosca, Stati Uniti, Tbilisi, Usa