Un grande «Gengis Khan» conquisterà l'Occidente

Un grande «Gengis Khan» conquisterà l'Occidente Accordo cinematografico kolossal tra Italia e Urss Un grande «Gengis Khan» conquisterà l'Occidente In cinque anni verranno realizzati anche «Il placido Don» e «Tamerlano» ROMA — Mega accordo tra Italia e Unione sovietica sull'onda della perestrojka, magica parola più volte citata nella conferenza stampa dai produttori italiani Beppe Colombo ed Enzo Rispoli da un lato e dall'altro dal regista sovietico Tolomush Okeyev, Oscar nel "75 per II lupo feroce e Orso d'oro a Berlino nell'85 con L'erede della pantera bianca, accompagnato dallo sceneggiatore Bulat Mansurov. L'accordo della durata di cinque anni e del valore complessivo di 80 milioni di dollari prevede la realizzazione di tre kolossal cinematografici. Il primo è Gengis Kahn, affidato a Okeyev, con inizio delle riprese previsto per il '90, cast intemazionale tutto da definire, una versione cinematografica suddivisa in due film di due ore l'uno, più una versione televisiva di sei ore. □ secondo è II placido Don, dal romanzo del premio Nobel Sholokov, affidato al regista Bondarciuk, Oscar per Guerra e pace, e perciò coprodotto anche da una Major, forse la Paramount, per 11 mercato statunitense: è previsto un doppio film di un'ora e mezzo l'uno e tredici ore di televisione. n terzo è Tamerlano, storia di un imperatore della Cina del XIV secolo affidato al regista sovietico All Khamraev, quello di Quando volano le cicogne ma anche di II commissario speciale e Trittico: è previsto un unico film di media lunghezza e quat tro ore di sceneggiato tv. I soldi, dicono i produttori italiani che coprono circa l'80 per cento dell'investi mento, non sono un problema: "Ci rifaremo con vendite, prevendite, home video, televisioni. Intanto Raiuno si è assicurata il diritto d'antenna di questo Gengis Khan. Poi si vedrà». Ma 80 milioni di dollari, sia pure in parte coperti da capitale e servizi offerti dalla Russia di Gorbaciov, non so no una cifra enorme per due produttori come voi che fino ad oggi avete fatto solo II Vo lo di Anghelopulos? -Certola cifra è grossa, ma quando si tratta di affari internazionali, con una Unione Sovietica disposta a tutto per comparire sul mercato americano, con grosse garanzie da parte anche dei ministeri italiani che contribuiranno alla riuscita del progetto, i dollari non fanno più paura». Superato senza risolverlo il mistero dei finanziamento, si passa al mistero del cast di questo Gengis Khan pei il quale viene detto si vogliono divi americani e molte guest stars internazionali al fine di vendere meglio il.tutto. Gengis Khan non era un condottiero mongolo del Milleduecento? «Certamente». E quale attore di Hollywood ha una faccia orientale? «Coi trucco si può pensare al cinese John Lane di L'ultimo imperatore ma anche a Anthony Quinn un pò aggiustato e perfino a Sean Connery sistemato bene». La cosa importante, ribadiscono i due produttori della Ice, sono le grandi riprese di massa, le ventimila comparse, le locations in Mongolia a Yalta, in Cina gli effetti speciali, le otto macchine da ripresa. E il regista? Che dice il re¬ gista di questo kolossal? Campione di gorbaciovismo, dall'86 uno del quindici segretari dell'Unione del cineasti sovietici il cui capo, Klimov, al momento avrebbe chiesto una sospensione dall'incarico per dedicarsi al lavoro, mongolo di origine e di vita, Okeyev spiega che da quindici anni sta pensando a Gengis Khan, il conquistatore di mezzo mondo. 'Voglio restituirgli tutta la sua complessità adesso che in Urss se ne può liberamente parlare. Voglio chiarire che era uomo dai molti contrasti: deciso e intelligente si consultava però prima di agire con la vecchia madre; innamorato della moglie aveva concubine ovunque; rispettoso di ogni religione personalmente non credeva in niente; implacabile con i nemici manteneva comunque sempre la parola data». E i cavalli, 1 guerrieri, 1 morti, le distruzioni? Okeyev sorride: è da sperare che ci saranno anche quelli. si. ro.