Katia applausi dopo il finimondo

Katia, applausi dopo il finimondo Scala: ieri sera, alla replica della «Luisa Miller», gran successo per la cantante Katia, applausi dopo il finimondo Il soprano è entrata in scena sorridente e sicura di sé - Alla fine del primo atto il tenore Zancanaro le ha sollevato il braccio in segno di vittoria - Alla fine del secondo ha ricevuto quattro chiamate MILANO — Ha cantato. E' andata bene. Katia Ricciarelli ritornerà anche per le repliche: tranne l'ultima, quando, come da contratto, le subentrerà Kallen Esperian. Pace fatta sia con il pubblico sia con la Scala? E' andata bene anche per il Maestro Zoltan Pesko, i tempi della cui direzione alla prima erano stati contestati perché ritenuti troppo lenti e ieri sera invece hanno riscosso un applauso subito dopo l'ouverture. Le prime note di Verdi si sono alzate in un silenzio assoluto, si sarebbe ingigantito persino il fruscio di un vestito, un respiro appena un poco più pesante. Questo silenzio è durato per tutto il primo atto, gli applausi sbucavano fuori. La coda al botteghino era già lunga alle S del pomeriggio, e le strade intorno intasate. Sulla piazza il termometro segnava 25 gradi, minuto dopo minuto il grande pannello luminoso sopra Palazzo Marino snocciolava le ultime implacabili notizie dal mondo, è arrivato un pullman carico di giapponesi che si sono fermati estasiati sotto 1 portici del teatro. Nella sala all'ultimo piano fervevano i preparativi per il collegamento in diretta con Serata d'onore, ospite Carla Fraccl. Chi lo sa, se la prima di martedì non fosse stata così movimentata, magari Baudo avrebbe deciso di coUegarsl più a lungo con 11 palcoscenico dove Luisa/Katia sta sof¬ frendo. La soprano ha trascorso la giornata riposando, la sorella Anna incaricata di rispondere al telefono e tenerle lontano chiunque potesse distrarla o innervosirla. Quando è comparsa in scena, con i capelli biondi lunghi e sciolti, inanellati, e il gran fascio di rose fra le braccia, è sembrata serena, sorridente, persino più sicura di sé che al debutto. Nell'intervallo, tutti favorevoli i commenti all'inaspettata decisione di Katia di tornare in scena, dopo lo scatto provocato dai fischi: "Qualunque sia stata l'origine di quelle proteste, e a maggior ragione se erano preordinate, non poteva andarsene. Una reazione orgogliosa sarebbe stata scambiata per paura». Niente proteste nemmeno contro la regia di Antonello Madau Diaz, che al debutto era stata bollata come «povera» e 'Sciatta-. In platea, il pubblico abituale e nelle prime file, fermi e attenti, Badinl e 11 direttore artistico Mazzonis. Applausi a scena aperta per Giuseppe Oiacominl, Giorgio Surjan, Giorgio Zancanaro e Paata Burchuladze. Alla fine del prim'atto, tre chiamate in palcoscenico, battimani convinti anche dal loggione (solo qualche «buu»' all'ultimo, ma isolato). Tanto che Zancanaro/MlUer, che te-' neva Katia per mano, le ha alzato il braccio, in segno di vittoria. E applausi subito; anche all'inizio del secondo atto. Soltanto a metà del terzo, due isolati loggionisti le hanno gridato «Va' a casa»,ma sono stati zittiti dalla platea che ha applaudito a lungo. Alla fine dell'opera però Katia non è uscita in proscenio a ringraziare e la stessa cosa ha fatto Pesko. Così ha avuto la sua rivincita. Ma allora come si spiega il pandemonio di tre sere fa? «Cosi- in teatro capita», risponde qualcuno. Prima succede il finimondo e poi niente, si va in scena e ci sono anche gli applausi. Ornella Rota Katia Ricciarelli in una scena di «Luisa Miller» alla Scala

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