Ferrari in fuga dall'Avvocato di Cristiano Chiavegato

Ferrari in fuga dall'Avvocato Montecarlo in fermento per l'arrivo (dal mare, a sorpresa) di Gianni Agnelli Ferrari in fuga dall'Avvocato Barnard, Fiorio e Mansell sulla barca del presidente della Fiat, colloquio di un'ora - Il pilota inglese critica il cambio - Oggi ultime prove dal nostro inviato MONTECARLO — Arriva l'Avvocato a fare visita (e coraggio) alla Ferrari. Allora tutti li ad aspettare, i meccanici quasi schierati, giornalisti, fotocineoperatori. Fioriscono le illazioni. Gianni Agnelli atterrerà con 11 suo elicottero direttamente nel porto; no, lo sono andati a prendere in macchina. Un palo d'ore d'attesa, tutti attenti, pronti a cogliere il primo movimento sospetto. Quando la stanchezza comincia a farsi sentire e le «sentinelle» si deconcentrano, arriva un barellino che si muove agile fra gli yacht. Si avvicina al molo: al timone c'è 11 presidente della Fiat, giaccone verde marcio e Jeans, accanto a lui Jas Gawronskl, poi due marinai. «Come /accio ad venire fin lì?: Risposta: è meglio se veniamo noi. Mansell e Barnard saltano sul natante, seguiti da Cesare Florio, n pilota Inglese si gira sorridendo e saluta la folla con la mano. Dalla riva qualche appello: «Avvocato, Avvocato, ci dica qualcosa*. Dalla Ferrari, una voce: «Vi ha fregati tutti!-. Il barellino fugge veloce, esce dal porto, diventa quasi un puntino lontano. Un tifoso: 'Magari li porta in alto mare e li affoga tutti: In realtà Agnelli si dirige verso la sua barca, l'FlOO, ancorata fuori, seguito dal motoscafo di una rivista specializzata che però è meno veloce e perde le tracce. Agnelli e i suoi ospiti salgono sulla tolda e il battello fa rotta su Beaulieu. Un vertice In mezzo al mare: gli ospiti sono tornati dopo un'oretta: l'Avvocato aveva voluto conoscere Mansell e parlare della squadra. E' stato questo ieri il divertente teatrino della giornata di riposo del Gran Premio, trascorsa fra le attese ed il lavoro al paddock sulle vetture, fra le pubbliche relazioni degli sponsor e le rapide fughe dei piloti, quasi tutti diretti ai vicini campi di golf. Oggi però si ricomincia in pista, fra veleni, speranze e ambizioni. La lotta fra Senna e Prost (ieri Ron Dennis, manager della McLaren non è stato molto tenero nei confronti del brasiliano: 'D'ora in poi lo terrò d'occhio quando parla. Certo, è un ragazzo molto diverso quando guida e quando invece è in borghese: Come dire preferisco il pilota all'uomo). La McLaren in ogni caso dovrebbe avere solo questo problema di rivalità interna. Nessuno dovrebbe poter togliere a Senna e Prost un posto in prima fila, anche se Mansell un pensierino, almeno per cercare di scalzare il francese, dovrebbe averlo fatto. In segreto. Nelle dichiarazioni ufficiali, però, l'inglese è stato molto abbottonato, ripetendo sostanzialmente i discorsi che aveva fatto il giorno prima. 'Siamo ancora indietro in fatto di potenza. E poi non mi pare che il cambio elettronico sia poi un così grande vantaggio su questo traccia¬ to. Le marce debbono essere usate in continuazione ed in frequenza rapidissima. Ragion per cui si può rischiare di non capire se sei in terza o in quarta. E non si può guardare il display del cruscotto dove ci sono le indicazioni, perché in caso di disattenzione i guard-rail sono troppo vicini. Questo per quanto riguarda le qualificazioni, quando devi fare un giro al limite. Un vantaggio c'è però: hai sempre le due mani sul volante e dopo la metà gara, se sei ancora in lizza, sei meno stanco degli altri: il pilota inglese non è né pessimista, né ottimista per l'ultimo odierno turno di prove cronometrate. L'unica cosa certa è che non si tirerà indietro, che ce la metterà tut¬ ta con il suo stile di guida aggressivo. Chi non ci crede, può andare alla curva del Tabaccalo a vedere. Sempre che sia disposto a tornare a casa con 1 capelli diritti. Per il resto ordinaria amministrazione. Oggi in pista ci saranno anche Michele Albo reto che finalmente ha ricevuto la sua nuova Tyrrell (montata ieri, il compito di qualificarsi è comunque impegnativo) e Piercarlo Ghinzani con l'Osella. La commissione di FI, sotto pressione delle scuderie italiane, ha accettato la richiesta del team di Volpiano di far partecipare la vettura del bergamasco alle prove, in sostituzione dell'assente Ferrari di Berger. E i commissari sportivi hanno ratificato la decisione. Nel programma del pomeriggio da non dimenticare il G.P. di Monaco di Formula 3, la corsa dei campioni. Al via 26 vetture con sette italiani. Tamburini in pole position con la Reynard Alfa Romeo, accanto a lui Morbidelli con la Dallara Alfa. Occhi puntati anche sul giovane Montermini (quarto tempo) e sul vari Brabham, Stewart e Muller, figli di assi del volante che sono però troppo giovani ed inesperti per godere del favori dei pronostici ed anche perché sono lontani nello schieramento. La partenza alle ore 18. n resto del programma è quello di sempre, per la Formula 1: ore 10-11,30 prove libere; ore 13-14 prove cronometrate. Cristiano Chiavegato Montecarlo. Nigel Mansell nella veste di pilota e in quella di golfista (insieme con Patrese)

Luoghi citati: Monaco, Montecarlo