Il Toro dai sospiri ai timori

Il Toro dai sospiri ai timori Dopo le celebrazioni per i 40 anni di Superga, il duro ostacolo Milan Il Toro dai sospiri ai timori Borsano: «L'appoggio dei tifosi, in questi momenti, è importantissimo, così come servirebbe la stessa amicizia dei tempi dello scudetto» - Muller, 2 gol all'andata, vuole ripetersi a S. Siro TORINO — Un pomeriggio di lavoro al Filadelfia, ieri, ha riportato l'ambiente granata alle necessità quotidiane. Ci si era commossi, nella giornata dedicata alla squadra morta a Superga. E alla sera allo stadio si è anche sognato nel vedere quel Toro del '76, che seppe dare ai tifosi di un'altra epoca (per due stagioni soltar.to, ma grandi) molti degli entusiasmi degli Anni 40. Gian Mauro Borsano è usciIo un po' frastornato, ma più granata ancora, dalla tensione emotiva verificatasi al Colle e dalle sensazioni sportive provate al Comunale. -Certe vicende e certe situazioni le sai perché te le raccontano, e te le spiegano. Ma quando ci sei dentro, coinvolto e partecipe, allora tutto cambia. E si capiscono tante cose-. ri presidente ha sentito a Superga un affetto che non conosceva, per i colori del Toro: -Dai meno giovani me lo aspettavo, non dai ragazzi, da gente che di quella grandisquadra ha solo sentito e letto racconti. Anche il momento che stiamo vivendo e soffrendo. può aver contato. Magari mi illudo, ma l'appoggio della genie e importante, quanto è giusto il rimpianto per il passato-. Le riflessioni di Borsano dopo la partita del Toro '76 sono di altro tipo, strettamente legate al presente: -Gli anni non si cancellano, certamente, ma anche la classe non si cancella. E un certo istinto neppure. Vorrei averli adesso, nel pieno della loro carriera. Graziani e Puliei. E molli altri presidenti. Ma se di ricordi non si vive, dagli esempi si deve trarre insegnamento. Ho capito ieri sera i segreti della squadra di Pianelli. L'amicizia, lo spirito di collaborazione, l'intesa. Vorrei fosse lo stesso, amicizia e collaborazione, nel mio Torino...». Il tempo dei sospiri è finito, domani c'è da sudare contro il Milan. La squadra da ieri sera è ad Asti, oggi all'ora di pranzo il presidente sarà dai giocatori. Nel tardo pomeriggio partiranno per Milano. Claudio Sala sta studiando le mosse giuste. Nel match di andata fece il suo esordio in panchina: il tempo di sognare la vittoria per vadere il pasticciaccio difensivo e il gol in extremis del pareggio rossonero. Una rete che, a distanza, è costata cara a Lorieri ed ha acuito i condizionamenti psicologici della squadra. Sicuramente avrebbe iniziato di slancio l'epoca Sala, cogliendo subito la vittoria che era a portata di mano. Invece quella situazione di pericolo è rimasta, e le domeniche utili a uscire dalla mischia sono solo più otto. Sedici punti a disposizione. Si fa per dire. Per San Siro, Claudio Sala ha di nuovo a disposizione Brambati, che ha scontato la squalifica. E torna in ballotaggio Silvano Benedetti, con tanta voglia di prendersi la rivincita su Van Basten che lo castigò nell'andata. Prevedibile contro il Milan, allora, una formazione granata più esperta. A riposo Catena, il cui entusiasmo è stato utile nelle ultime domeniche. Muller aveva aperto la sua collaborazione a Claudio Sala con due gol, proprio contro i rossoneri. In precedenza ne aveva realizzati due in nove partite. In tutto, da Milan a Milan, il brasiliano ha messo a segno sette reti in sedici partite. Una media onesta, ma non brillante per le qualità tecniche del giocatore. Nell.i sua prima partita a San Siro, contro l'Inter (16a giornata, 2-0 per gli uomini di Trapattoni ma poteva andar peggio), Muller non è mai stato in gara. Colpa, anche, della partita esclusivamente e inutilmente difensiva interpretata dalla squadra, parsa in balìa dei nerazzurri. Adesso la riprova milanese, per il Torino e per lui. Meglio contro la zona? il brasiliano lo nega («Non fa differenza» ha detto) anche perché sa che la zona di Sacchi non trascura l'attaccante avversario più pericoloso. Comunque, i granata non possono pensare di andare in campo contro i rossoneri con le idee tattiche di domenica 5 febbraio. Sarebbe un suicidio annunciato. b. p.

Luoghi citati: Asti, Filadelfia, Milano, Torino