Arrestato il vicepresidente della Sardegna

Arrestato il vicepresidente della Sardegna Arrestato il vicepresidente della Sardegna Nino Piretta (Partito sardo d'Azione) è anche vicesindaco di Sassari - E' accusato di aver riscosso tangenti nell'acquisto di alcuni scuolabus per il Comune SASSARI — E' una storia di forzieri rubati e ripescati in mare, di appalti, autobus e presunte tangenti, tradotta nel linguaggio giudiziario in accuse di concussione, corruzione e truffa. Sono i reati contestati ieri a Nino Piretta, 56 anni, vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna, vicesindaco e assessore alle Finanze del Comune di Sassari, uomo di spicco del partito sardo d'azione. Indicato come capolista nella sua città per le imminenti elezioni regionali, candidato alle europee. E' stato arrestato ieri nel suo ufficio di Palazzo Ducale, sede del Consiglio comunale di Sassari. Ufficiali della guardia di finanza e funzionari di polizia l'hanno condotto in carcere. Evitando, pare, all'imputato eccellente l'onta delle manette. La direzione nazionale del psd'az si è riunita d'emergenza per esaminare il caso, ma è stato quasi impossibile rintracciarne i componenti. Alla fine il partito ha emesso una nota nella quale riconferma piena fiducia che gli accertamenti in corso consentiranno di appurare l'innocenza di Piretta. Nel comunicato si sottolinea -la stranezza di una procedura giudiziaria rimasta praticamente ferma per oltre tre anni e improvvisamente riattivata e drammatizzata alla vigilia delle elezioni con le plateali modalità dell'arresto, avvenuto nelle ore del grande affollamento del palazzo municipale, con un dispiegarsi di forze del tutto gratuito: Il segretario nazionale del partito, il senatore Carlo Sanna. si è limitato ad affermare d'essere 'Sgomento: Le indagini erano state avI viate circa due anni fa. Nel mare dì Porto Torres venne ripescata una cassaforte di cui i ladri si erano presumibilmente disfatti dopo averla rubata in un appartamento, n contenuto, in particolare un piccolo brillante che il sindaco di Sassari Raimondo Rizzu aveva regalato ai consiglieri comunali, indirizzò le indagini verso Nino Piretta. Questi negò di aver subito il furto e non riconobrje come suo il forziere. Ma evidentemente le carte ritrovate assieme al gioiello nel contenitore blindato e affidate alla guardia di finanza lasciarono pochi dubbi. Finanzieri e agenti di polizia hanno ricostruito la storia di un giro di tangenti (si parla di centinaia di milioni) sull'acquisto di scuolabus da parte dell'amministrazione civica di Sassari. Per primo era finito nei guai il titolare delle due aziende che avevano fornito i mezzi, Pasqualino Demontis. Arrestato per reticenza, era rimasto per qualche giorno in carcere. Negli accertamenti è coinvolta anche la moglie dell'esponente sardista. Lucia Russu, ed un secondo commerciante, Dino Poddighe. Entrambi hanno ricevuto una comunicazione giudiziaria per concussione. A margine della storia principale, il giudice Palomba indaga anche su una presunta truffa legata alla cessione delle credenziali di viaggio riservate ai componenti dell'Assemblea regionale sarda: oltre al figlio di Nino Piretta, Sebastiano, sono indiziati quattro esponenti sardisti l'assessore regionale ai Lavori pubblici Bachisio Morittu e i consiglieri Elia Marracinl, Italo Ortu e Francesco Puligheddu. Corrado Grandesso

Luoghi citati: Comune Di Sassari, Porto Torres, Sardegna, Sassari