Nasce la laurea «corta» di Giuseppe Zaccaria

Sicilia, Martelli evita il contro-congresso - - - - ; - „*r.- j ■ Le Anche Capria e Lauricella alle assise regionali Sicilia, Martelli evita il contro-congresso Ma ora la sinistra psi è diventata l'ago della bilancia DAL NOSTRO INVIATO PALERMO — «La Sicilia fra passato e futuro', dice la grande scritta che sovrasta il palco: ed in questo momento, mentre s'inizia il 7° congresso regionale socialista, il futuro marte Ulano del partito è tutto qui, nell'aula della facoltà d'ingegneria. Per il passato bisogna spostarsi un po' più in là. Quattrocento metri esatti, facoltà di agraria, aula di zootecnia. E' lì che è stata convocata la «controriunione», il consiglio di guerra dei fans di Lauricella, Capria e Saladino. Da una parte il «nuovo» partito di Martelli, Andò, Fiorino, Reina, dall'altra il «vecchio» gruppo siciliano del presidente della Regione, Salvatore Lauricella, e dì Nicola Capria, capogruppo alla Camera, n psi che riforma e il psi che resiste, il psi unitario e il psi siculo, la linea dettata da Roma e l'anima regionale (meglio, «continuista») che reclama 'aggiustamenti'. Solo all'ultimo momento si riuscirà a evitare che quella riunione parallela si trasformi in un «controcongresso». C'è un «giallo-, nelle vicende del partito che in Sicilia si avvia a scegliere la propria strada, anzi più d'uno. H primo è quello delle cifre: chi arriva in maggioranza, al congresso? I martelliani dicono 'Siamo più forti noi', e sbandierano cifre diffuse dall'Ansa: a loro spetterebbe il 51 per cento dei 470 delegati, a Lauricella e Capria il 39, e il 12 per cento alla sinistra di Turi Lombardo e dell'eurodeputato Anselmo Guarraci. Ma i calcoli rischiano di essere stravolti dal «caso Caltanissetta», enigma numero due. Fino all'altra sera i voti dei socialisti nisseni (circa 39 mila) risultavano congelati per sospette irregolarità nelle consultazioni, nonostante avessero segnato un plebiscito per la «linea Lauricel¬ la-. 'Contando quei voti — spiega Arturo Lo Bianco, dirigente per il psi della sezione enti locali — nessuno dei due gruppi, da solo, raggiungerebbe la maggioranza'. Ma poi chi ha detto che il psi di Caltanissetta debba essere considerato fuori gioco? Ecco il terzo mistero: la decisione è stata comunicata da Via del Corso attraverso un fax. Poche righe firmate -Commissione nazionale di garanzia». Per tutti, è Turi Lombardo a chiedersi: 'Cosa c'entra mai quella commissione nelle vicende di un congresso regionale? Per giunta ho chiamato a Roma l'amico Borgoglio e lui mi ha assicuralo che la commissione non si è mai riunita...'. Mistero. Ma proprio mentre nell'aula di ingegneria il congresso si apre con molte falle e, in quella di zootecnia, si attende l'arrivo di Capria per dare corpo alla protesta, ecco il colpo di scena. Nel viale dell'Università appaiono le auto blu di Lauricella e Capria, sgommano le «Alfa» delle scorte, il popolo dei •continuisti» sciama festoso verso i suoi leaders. Ma le auto tirano dritto fino alla facoltà d'ingegneria. Cos'è accaduto? Lo spiegherà poco più tardi Turi Lombardo: -Ci siamo riuniti verso mezzogiorno, per tentare un accordo, e abbiamo deciso che il congresso cominci coi voti di Caltanissetta. Sarà poi la commissione di verifica dei poteri, che nomineremo fra poco, a decidere se in quella come in altre federazioni le cose si sono svolte regolarmente-. Lo «stop» giunto da Roma è stato seccamente rimosso, insomma: si parte divisi, ma almeno non spaccati. Cosi, mentre Nino Buttitta, segretario regionale, inizia la sua relazione, Salvo Andò può dichiarare, conci¬ liante: 'Speriamo che questa sia la premessa per un buon congresso, vivace ma unitario...'. Due poltrone più in là, Nicola Capria ascolta interessato. Poi, a chi gli chiede notizie di quella -controriunione-, risponde: 'Riunione? Non c'è stata alcuna riunione...'. E Lauricella, ancora più seccato: 'Riunioni parallele, controriunioni... ma di che parlate? Queste sono solo deformazioni di voi giornalisti, le cose non stanno affatto così'. — Spieghi lei come stanno, allora... 'Non spiego nulla. Sono deformazioni vostre e ve le lascio'. — Nel psi di Sicilia, dunque, non ci sono fratture? 'Assolutamente no. Se siamo qui vuol dire che siamo tutti uniti'. La consistenza di questa unità si potrà verificare fra oggi e domani, presente anche Claudio Martelli. Sul tappeto, oltre alle liste per le prossime europee (scontata la leadership di Martelli, resta da definire la ricandidatura di Anselmo Guarraci) i nuovi equilibri politici alla Regione. Lauricella e i suoi spingono perché il bicolore dc-psi si rafforzi, se non altro perché detengono oltre alla presidenza anche tre assessori socialisti su cinque. E segretario Buttitta, al contrario, già ipotizza caute aperture alle 'forze laiche più attive-, leggi pri E i martelliani, infine, premono per essere maggiormente rappresentati nel governo regionale. Un rinnovamento che fatica a farsi strada e un blocco di potere deciso a resistere. Fra questi due schieramenti, la sinistra diventa il vero ago della bilancia: -Afa sia chiaro — annuncia Lombardo — che non abbiamo alcuna intenzione di farci schiacciare dall'una o dall'altra parte'. Giuseppe Zaccaria

Luoghi citati: Caltanissetta, Palermo, Roma, Sicilia