Il Papa affronta iI tabù Aids di Marco Tosatti

Il Papa affronta iI tabù Aids Nel Malawi, uno dei Paesi a più alto rischio, esplicito cenno al morbo Il Papa affronta iI tabù Aids «Dobbiamo trattare i inalati come tratteremmo Cristo stesso» - Giovanni Paolo II critica anche il «proselitismo aggressivo» dell'Islam fondamentalista DAL NOSTRO INVIATO BLANTYRE — L'Aids e il -proselitismo aggressivo» dell'Islam fondamentalista sono i due avversari incontrati da Giovanni Paolo II in Malawi, -cuore caldo» dell'Africa, e tappa conclusiva del suo viaggio nell'area sudorientale del continente. Nel piccolo Stato formalmente puritano (le donne non possono portare pantaloni o gonne che scoprano le ginocchia) non esistono cifre governative sulla malattia del secolo: ma dati inediti sono filtrati dagli ambienti ufficiali proprio ieri. I test sui prelievi di sangue per uso ospedaliero hanno rivelato che il 209Ì- dei donatori è malato. Si tratta di due categorie considerate «a rischio», i carcerati e i lavoratori industriali inurbati, e quindi le fonti avvertono che non si può estendere la proiezione a tutta la popolazione: ma si ammette comunque che, date queste premesse, il numero dei «portatori sani» deve essere altissimo. E i ma¬ lati non possono venire internati in ospedale, per la mancanza delle attrezzature necessarie. •Oggi un numero sempre maggiore di persone è affetto dall'Aids — ha detto ieri il Papa nell'omelia — Dobbiamo trattarli come tratteremmo Cristo stesso. Dobbiamo convertirci e vivere attraverso la carità attiva, attraverso il potere dell'amore". Di più non era diplomatico dire: l'Aids è un argomento tabù, sia qui che in Zambia; e anche se i religiosi ammettono che praticamente ogni missione ospedaliera ne ospita un certo numero, però sono restii a entrare in profondità nell'argomento. Non è un problema di droga o di omosessualità: -La rilassatezza dei costumi è mollo grande — ci ha detto un religioso italiano — Eia vita morale delle persone non è controllata dal governo». Perchè il Malawi del -Presidente a vita» Kamuzu Hastings Banda, educato da missionari protestanti scoz¬ zesi, è un Paese nelle cui scuole si pratica una severa educazione morale. E nel grande show di accoglienza del Papa all'aeroporto l'anziano leader padre-padrone del Paese, rivolgendosi al Papa e alla folla di donne variopinte che precedono danzando e cantando ogni suo spostamento ha detto: -Pregheremo con il Papa chiedendo perdono per i peccati che abbiamo commesso e per la salvezza delle nostre anime». -Ngwazi", «il salvatore», ha accolto il Pontefice vestito impeccabilmente all'inglese, con bombetta, tenendo nella sinistra un flabello di crine per scacciare le mosche. Nel suo saluto cadenzato dagli ululati delle donne, Banda ha gridato, porgendo la mano a Giovanni Paolo II: -Ho dei cattolici nel governo, e lavorano bene, e sono cattolici che non dicono messa»'.Il Papa ha preso la mano, pensando che l'altro volesse stringerla, ma Banda ha tirato, sollevandolo dalla poltrona e quasi obbligandolo a un ab¬ braccio applauditissimo. • Il presidente è amabile e saggio» dice Mons. James Chiona. Ma a dispetto del probabile assassinio di alcuni rivali politici, ha il grande merito agli occhi della Chiesa, di garantire la libertà religiosa nel Paese, anche di fronte all'avanzata dell'Islam. -Ha tutte le caratteristiche di una guerra santa", dice il vescovo di Mangochi, che vede spuntare moschee come funghi. Alla spinta potente dei petrodollari, elargiti per la conquista religiosa, pensava il Papa ieri: -Esiste un considerevole numero di persone nel Malawi seguaci dell'Islam. Ciò che si esige è il mutuo rispetto, come pure il mutuo riconoscimento di quanto ci accomuna. Sia fra i cristiani — ha detto il Papa — che lavorano per l'unità, sia fra i credenti di altre religioni, non vi è spazio per il proselitismo aggressivo che disturba e colpisce, e ancora meno per l'uso di metodi indegni". Marco Tosatti

Persone citate: Banda, Giovanni Paolo Ii, James Chiona, Kamuzu Hastings Banda

Luoghi citati: Africa, Malawi, Zambia