Berger «Ma quelli vanno come pazzi»
Bergeri «Ma quelli vanno come pazzi» Bergeri «Ma quelli vanno come pazzi» L'austriaco al box Ferrari - Il compagno di squadra: «Abbiamo poca potenza rispetto al motore Honda» - Maranello starebbe preparando un'ampia serie di propulsori per ogni circuito - E poi, per contenere le spese, li cederebbe ai collezionisti DAL NOSTRO INVIATO MONTECARLO — Abbracci, baci, ma nessuna stretta di mano. E neppure pacche sulle spalle. Gerhard Berger è arrivato ai box, ieri mattina, un quarto d'ora prima della fine delle prove libere. E' sceso a piedi, lungo il circuito, dalla sua abitazione, passando per il tunnel. -Che nostalgia. Come mi sarebbe piaciuto essere nella mischia. Sono sicuro che avrei fatto qualcosa di buono. Certo che, visti da fuori, vanno come pazzi...». Non ha perso il buonumore il pilota della Ferrari, in «libera uscita» dal centro di rieducazione in cui sta cercando di recuperare la forma dopo l'incidente di Imola. «Le bruciature — ha spiegato Berger, mostrando le mani coperte da sottili guanti — non mi fanno soffrire troppo. Sono le infrazioni alla spalla e alla costola a essere dolorosissime, tanto che mi risulta difficile riposare. Ma sono sempre più convinto che potrò tornare in pista a Città del Messico». Un pronostico per domenica? "La Ferrari è l'unica vicina alla McLaren. Spero che vinca Mansell, anzi farò il tifo per lui. Quanto è accaduto mi ha fatto capire come sia amata questa scuderia. Non avrei mai pensato di ricevere tanti auguri, telegrammi, visite. Tornando alla gara, è chiaro che Senna e Prost dispongono nuovamente di vetture difficili da battere». Gerhard ha poi scherzato. SI è fatto fotografare con le mani appoggiate al musetto della vettura. Ma non ha voluto tornare sulle cause dell'incidente, sostenendo di non avere avuto elementi nuovi per capire qualcosa di più. Episodio archiviato. La Ferrari intanto sta cercando la competitività. Il problema al momento è quello di trovare potenza per il motore. Si dice che Maranello starebbe attuando un colossale piano di rilancio in questo settore. Si parla di un'ampia serie di propulsori che verrebbero prodotti nella attesa versione modificata. Per scegliere i migliori, per prepararne diversi con mappature mirate in ogni tipo di circuito. Poi, per recuperare in parte le somme spese, verrebbero venduti come oggetti per collezionisti. A di là di queste indiscrezioni futuristiche, il problema esiste. Lo ha specificato lo stesso Mansell: -Sono un po' deluso, perché mi sono impegnato al massimo e cre¬ do di aver guidato bene. Ma la potenza nei confronti delle McLaren è poca. Lo si vede ad occhio. Lo svantaggio è ancora notevole. Le prove non sono andate come avrei voluto, anche se almeno non ci sono stati problemi d'affidabilità». Un'ammissione anche da parte di Cesare Florio: -Ogni squadra cerca di migliorare. Noi abbiamo fatto dei progressi, però siamo indietro nei confronti dei nostri principali avversari, cioè le McLaren». Mansell ha provato il motore con gli scarichi modificati per avere una migliore progressione, male differenze sono state minime. Ha concluso Florio: "Abbiamo ancora un piccolo margine , ma è minimo. Forse potremo avvicinare il tempo del francese, ma quello di Senna mi pare al momento fuori dalla nostra portata». Ieri alla Ferrari si è visto anche Marco Piccinini. L'ex ds non aveva più frequentato le piste dallo scorso anno: "Qui a Montecarlo non potevo mancare, almeno alle prove. Vedo bene la Ferrari, ha solo dei problemi di messa a punto. Lunedì sarò a Maranello per il consiglio d'amministrazione». c. eh.
Luoghi citati: Città Del Messico, Imola, Maranello, Montecarlo
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