Chiesto anche il trasferimento del pm nel processo De Mita-Montanelli

Il Csm ha deciso, Riggio va a Roma Chiesto anche il trasferimento del pm nel processo De Mita-Montanelli Il Csm ha deciso, Riggio va a Roma ROMA — n giudice Gianfranco Riggio è stato trasferito a Roma. Farà il consigliere di corte d'appello. Lo ha deciso ieri il Csm, accogliendo la sua richiesta di trasferimento, accettando però l'indicazione del ministro Vassalli secondo cui il giudice che rifiutò di lavorare con l'Alto commissario antimafia per le minacce ricevute non poteva più lavorare in Sicilia. Contemporaneamente, negli uffici del «tribunale dei giudici», altri procedimenti si stanno per aprire contro o a difesa di magistrati che si trovano al centro di recenti polemiche. Alcuni componenti del Csm hanno chiesto che si proceda per trasferire d'ufficio il Procuratore della Repubblica di Monza Giovanni Mariconda, dopo la sua requisitoria al processo Montanelli-De Mita. Altri vogliono che il Csm prenda posizione sulle crìtiche ai giudici del caso Serena. Magistrati che non possono più stare al loro posto per quello che hanno detto o fatto e magistrati da difendere per le polemiche da cui sono stati travolti. L'organo di autogoverno dei giudici si trova cosi ad occuparsi di questioni che coinvolgono non solo l'opinione pubblica, ma la stessa credibilità dell'istituzione giudiziaria. Riggio è stato trasferito, non d'ufficio ma su sua volontà, e la prima parte del «caso» ora è chiusa. Resta nei suoi confronti l'azione disciplinare sollecitata da Vassalli e dal procuratore generale della Cassazione. Comunque il Consiglio superiore della magistratura ha confermato che quel magistrato non poteva più restare in Sicilia, come aveva detto lo stesso ministro della Giustizia. Qualcuno si aspetta ora che un'analoga iniziativa (trasferimento d'ufficio e azione disciplinare), il Guardasigilli voglia prenderla anche nei confronti di Giovanni Mariconda, pm al processo Montanelli-De Mita, il giudice, nella sua requisitoria, ha difeso il querelato (Montanelli) e attaccato il querelante (De Mita) accusandolo di avere «un modo di pensare camorristico». In attesa che si muova il ministro, la corrente di giudici Movimento per la giustizia ha accusato Mariconda di aver superato ampiamente i limiti del comportamento deontologico a cui un pubblico ministero d'udienza deve attenersi. «£ questo indipendentemente dagli imputati più o meno eccellenti che ha di fronte», dice Vito d'Ambrosio, componente del Csm. Altri consiglieri, come i rappresentanti di Magistra¬ tura democratica, hanno ritagliato gli articoli di giornale che riportavano le dichiarazioni di Mariconda e li hanno inviati all'ufficio di presidenza del «tribunale dei giudici». Chiedono che vengano poi trasmessi alla prima commissione referente perché valuti se ci siano gli estremi per 11 trasferimento d'ufficio per una sopravvenuta 'incompatibilità ambientale». La stessa cosa hanno fatto i consiglieri del Movimento per la giustizia e di Proposta '80 per la ricusazione del presidente della Corte d'assise di Locri, Antonio Cutrona, fatta dalla signora Giulia Zoccali, madre del diciannovenne Rocco Zoccali, ammazzato dalla 'ndrangheta calabrese. La signora, che è parte civile nel processo per l'uccisione del figlio, ha parlato di 'gravi inimicizie» col giudice Cutrona. Era stata lei stessa a^hltìàeWto essere ascoltata dal Csm, ed ora gli atti della sua ricusazione sono allo studio del «tribunale dei giudici». La prima commissione del Consiglio potrebbe avviare nei prossimi giorni un'indagine per arrivare al trasferimento di Cutrona. Infine arriveranno presto all'ordine del giorno le polemiche sulla vicenda di Serena Cruz, alimentate anche dalle critiche ai giudici torinesi formulate dal ministro Vassalli Le critiche servono quando «non si esprimano in messaggi di pregiudiziale sacrificio della legge, o di sue legittime interpretazioni, a presunte sovrastanti esigenze di sentimento comune», dicono in consiglieri di Md Caselli, Paciotti e Borre, i quali hanno chiesto che il caso Serena venga affrontato dal plenum del Consiglio superiore della magistratura. " ' B* gio.bia.

Luoghi citati: Locri, Monza, Roma, Sicilia