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Coda di pretendenti per falsa principessa Dopo l'annuncio di un giornale: è un'indiana Coda di pretendenti per falsa principessa «Vitelloni» e disoccupati - Ma era Io scherzo di una rete tv DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Per 1 vitelloni romani era un'occasione da non perdere. Una commissione reale — diceva un'inserzione nel «Messaggero» — avrebbe incontrato all'Hilton chi si ritenesse degno di aspirare alla mano della principessa Zadir, figlia di sua maestà il re di Rajastan. In realtà, come ha spiegato l'ambasciatore indiano in una lettera inviata al direttore del «Messaggero», 11 Rajastan non c'entrava nulla. Era uno scherzo organizzato da Canale 5 per vivacizzare «Il principe azzurro», 11 programma di Raffaella Caria. ■ Le telefonate di giovani che speravano di ereditare il trono sono arrivate a centinaia. La «commissione reale» ha selezionato 25 candidati finali, che ieri sono saliti uno per volta nella suite «Petronius», all'ottavo piano dellUllton, per rincontro con la principessa (In realtà una dipendente della Fininvest). Tra i candidati c'era di tutto: studenti, commercianti, disoccupati, un artista, un antropologo, un farmacista, ed eccentrici vari. Una hostess protetta da due guardie giurate 11 prendeva In consegna fino alla sulte dove un finto indiano con un gran turbante conduceva un serrato interrogatorio. Poi una bella odalisca faceva entrare la «prin¬ cipessa» Zadir e il pretendente veniva lasciato solo con lei. «Vi faremo sapere», assicurava la commissione, •chiameremo noi». Ma i candidati non sempre ci cascavano. Andrea Moreschi, 24 anni, impiegato, aveva approfittato della pausa per il pranzo per fare una scappatella aU'Hilton e tentare la fortuna. -Ho sgamato subito che era uno scherzo della televisione. Allora ho parlato chiaro: o mi pagale o non vi autorizzo ad andare in onda con la mia immagine. E intanto spiffero tutto ai giornalisti che stanno di sotto». Cosi Moreschi se n'è andato con un assegno di 300 mila lire.