Ticket, da oggi si cambia

Ticket, da oggi si cambia Il governo promette: nessuna altra tassa (ma mancano 500 miliardi) Ticket, da oggi si cambia Aumenta il costo della ricetta: da 2 a 3 mila lire - Per i ricoveri 10 mila lire al giorno Tino a dieci giorni - Negli ospedali si aderirà allo sciopero generale donando un fiore a ogni ricoverato ROMA — Arrivano oggi i nuovi ticket sanitari. Si pagherà qualcosa di meno (complessivamente, 530 miliardi), ma quello che nei giorni scorsi è stato versato in più non verrà rimborsato. Per la «fase 2» dell'operazione, regioni e Usi sembrano meglio attrezzate. Note esplicative verranno incontro agli assistiti e si prevedono anche forme rateali di pagamento dei contributi. n governo ha mantenuto la promessa di non coprire il «buco» di 530 miliardi con nuove tasse, ma questo fatto non ha evitato lo sciopero generale del 10 maggio e non ha mitigato l'opposizione dei comunisti In Parlamento sul decreto sanitario ci sarà battaglia dura e De Mita, per evitare imboscate e colpi di mano, porrà la fiducia La votazione si farà nei prossimi giorni, sicuramente prima della sospensione dei lavori della Camera per 1 congressi dei partiti repubblicano e socialista La conferenza dei capigruppo non ha ancora trovato l'accordo sulla data e tornerà a riu nirsi stamattina E veniamo al ticket riveduti e corretti. L'unica «voce» a salire è quella della ricetta sulla quale si dovrà versare un contributo di 3 mila lire, contro le attuali 2 mila Sui medicinali sarà applicato un ticket pari al 30 per cento del prezzo di vendita però con un massimo di 20 mila lire (fino a ieri 40 mila) per ogni prescrizione. Per le visite specialistiche, si pagherà una quota fissa di 15 mila lire. Stesso ticket anche per le prestazioni ambulatoriali che, invece, costavano 25 mila lire. Analisi e radiografie avranno un ticket del 30 per cento, con un «tetto» di 30 mila se saranno di un solo tipo; raddoppierà a 60 mila lire per accertamenti diagnostici in più settori Ogni giorno di ricovero in ospedale o in una clinica privata costerà 10 mila lire, però, fino a un massimo di dieci giorni e non più a tempo illìmitato. In caso di più degenze, il «tetto» annuale sarà di 200 mila lire. La quota di partecipazione alle cure termali sarà del 30 per cento, con un «tetto» massimo di 30 mila lire. Fino a ieri si pagava una quota fissa di 50 mila lire. Sono esentate dai ticket sa nitari tutte quelle persone ri conosciute dai Comuni di resi denza come indigenti; 1 titolari di pensioni sociali; i titolari di pensioni di vecchiaia con red¬ dito Ano a 16 milioni, elevato a 22 milioni se il coniuge è a carico, e di un milione ancora per ogni figlio. A fine maggio la Sanità renderà noto quali sono le categorie esentate perché colpite da patologie gravi I sindacati stanno intanto preparando lo sciopero generale. Le critiche dì Craxl hanno avuto l'unico effetto di portare a una maggiore unità Cgil, Clsl e UH E ieri il leader della TJil Benvenuto, In diretta polemica con il segretario socialista, ha affermato che •la vera bomba atomica non è lo sciopero generale, ma la protesta della gente contro i ticket sanitari, una tassa impropria sulla disgrazia». Dallo sciopero del 10 maggio saranno esclusi i lavoratori della sanità: dalle 8 alle 12, negli ospedali ci saranno iniziative del tipo «diamo un fiore agli ammalati». Nel trasporti verranno assicurati i servizi minimi previsti dall'autoregolamentazione. Repubblicani, liberali e socialdemocratici invitano i sindacati a una revoca dello sciopero. La protesta contro lo sfascio sanitario, dicono, può essere giusta ma all'origine di tutti i mali c'è il cattivo funzionamento della macchina pubblica e. p.

Persone citate: Aumenta, De Mita

Luoghi citati: Roma