E ci sono anche i Lumière

E ci sono anche i Lumière E ci sono anche i Lumière SOSPENSIONI del corpo nel cinema muto* ^ ^/V il titolo della rassegna (80 titoli) in programma sabato 6 maggio. I fratelli Lumière (se ne vedrà un'antologia della produzione 1895,96) affermarono di aver creato il • Cinematographe- pensando al mercato privato e amatoriale, ma nei loro brevi film la presenza umana, l'intreccio primitivo ma efficace apre le porte alla finzione totale, di cui Georges Meliés fu maestro e iniziatore. Si potrà ritrovare il fascino di Annabella. Serpe7itino Datice (1897) di Thomas A. Edison, seguire l'attività acrobatica di Life of an American Fireman (19031 di Edwin S. Porter ed entrare nella poesia fantastica di Voyage autour d'une étoile (1906) di Gaston Velie. Ciò che il corpo umano non poteva essere divennero i disegni animati, con i primi Walt Disney e il divo Felix di Otto Messmer, che in Italia fu chiamato Felice Logatto. protagonista di una lunga serie di storie divertenti. Era un'epoca di simboli ricono¬ scibili come il gentiluomo Max Linder, o il suo più •popolare- alter ego. il vagabondo di Charlie Chaplin, la cui universalità l'ha reso immortale. Da non dimenticare la corporeità peculiare di Buster Keaton, del quale si potrà rivedere The Balloonatic (1923) o lo spettacolare -Ben Hur- (1925) di Fred Niblo. con un'interpretazione atletica di Ramon Novarro. Per la gioia degli estimatori del muto italiano, il Festival propone una piccola schiera di produzioni Ambrosio, Itala, Cines, Pasquali, con i grandi protagonisti delle comiche: Cretinetti (André Deed), Polidor (Ferdinand Guillame) e Robinet (Marcel Fabre; addirittura all'Ambrosio tutti i componenti della troupe "Robinet- portavano come distintivo un piccolo rubinetto-spilla), non solo, segnaliamo due documentari-rarità: "Tragica caccia allo stambecco- (1909) di Giovanni Pastrone e "La vittoriosa battaglia per la conquista del Maghreb di Africa- (1912) di Luca Comeno. Beppe Valperga

Luoghi citati: Africa, Italia, Maghreb